Non sono soltanto giovani. Sono più che adulti e con famiglie a carico. Molti dei 30 milioni di italiani nati dopo il 1970 sopravvivono, quando sono fortunati, con lavori precari. Contratti brevi — o niente contratti — che costano poco. In cambio, ricevono bassi stipendi e basse pensioni.
A loro è dedicato “Precari, storie di un’Italia che lavora”, il libro dell’on. Marianna Madìa che sarà presentato domani – lunedì 9 maggio – alle 20.45 nella Sala delle Dame, in via dei Servi 21. Saranno presenti anche gli on. Ivano Miglioli e Giulio Santagata, entrambi membri, assieme all’autrice, della commissione Lavoro della Camera.
Il volume racconta l’opposizione politica e parlamentare al governo Berlusconi sui temi del lavoro e del precariato. L’obiettivo del libro è sfidare l’idea che l’unico modo per avere diritto a un lavoro è accettare la negazione dei diritti sul lavoro.
Marianna Madìa è dottore di ricerca in Economia del lavoro, collabora con l’Arel, l’istituto di ricerca fondato da Beniamino Andreatta. E’ parlamentare del Partito democratico e prima firmataria del CUIF (Contratto unico di inserimento formativo), una proposta di legge contro la precarietà e per l’allargamento delle tutele, sottoscritta da oltre cento parlamentari ed elaborata in collaborazione con l’associazione “20 maggio”.