“Lo sciopero e la manifestazione del settore della concia sono riusciti, qui a Linea Pelle oggi hanno partecipato all’iniziativa alcune centinaia di lavoratori. Sono stati presenti anche i sindaci di Santa Croce e San Miniato, e questo testimonia l’attenzione verso il settore da parte degli amministratori locali. Adesso la parte datoriale, l’Unic, deve aprire una vera trattativa per il rinnovo del contratto”. Così Giancarlo Straini, segretario nazionale della Filctem Cgil, commenta, con LABITALIA, la manifestazione di oggi alla Fiera di Bologna all’apertura della mostra internazionale Lineapelle, promossa da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil, insieme allo sciopero del settore, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale della concia, scaduto il 30 ottobre 2010, e che riguarda circa 30.000 lavoratori.

“Siamo in stato di agitazione permanente -continua Straini- abbiamo proclamato uno sciopero articolato, che oggi ha interessato la Toscana e che in seguito riguardera’ altri territori. Siamo qui per convincere la controparte a iniziare una vera trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro”.

Chiare le richieste del sindacato all’Unic. “Le nostre richieste -spiega Straini- comprendono l’aumento salariale, il contenimento del lavoro precario, dai contratti a termine a quelli di somministrazione.

E poi la conferma della contrattazione preventiva per quanto riguarda i cambiamenti di orario”.