Trovato tra le fiamme domenica scorsa nella propria cantina a San Lazzaro di Savena,  sembrava morto per cause accidentali, soffocato dal fumo. Invece Antonio Procopio, 75 anni, insegnante di applicazioni tecniche in pensione sarebbe stato picchiato e strangolato.

A rivelarlo l’autopsia. L’incendio era scoppiato nel pomeriggio nel seminterrato della casa in cui abitava, uno spazio che aveva adibito a falegnameria. A questo punto, il rogo potrebbe essere stato appiccato per coprire l’omicidio da qualcuno che poi e’ fuggito. Inizialmente si pensava che le fiamme fossero state innescate da una scintilla del macchinario che il pensionato utilizzava per intagliare il legno.

Sul cadavere dell’uomo, il medico legale ha rilevato traumi e lesioni prodotte verosimilmente da un corpo contundente e ha stabilito che la morte e’ stata un’asfissia meccanica. Le indagini, per omicidio volontario, sono portate avanti dai carabinieri, coordinati dal pm Luca Tampieri, che dovranno ricostruire il movente. Procopio viveva al quarto piano del palazzo, con la moglie. Il suo hobby per il bricolage aveva fatto storcere il naso a qualche vicino, che nei mesi scorsi hanno mandato una lettera chiedendogli di non fare piu’ lavori in cantina.