Le imprese emiliano romagnole confermano la loro vocazione all’export: nel terzo trimestre 2010, infatti, le esportazioni delle aziende dell’Emilia Romagna, secondo quanto emerge dai dati Istat, sono risultate pari a 10.986 milioni di euro con un aumento del 20.7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oltre due punti percentuali in piu’ rispetto all’incremento registrato complessivamente dal commercio estero nazionale. Molto positivo, con una crescita del 46.8%, l’export conseguito dall’aggregato delle apparecchiature elettriche, non elettriche per uso domestico, elettronica, ottica, elettromedicale e apparecchi di misura. Buoni anche gli incrementi delle vendite all’estero nei settori della chimica farmaceutica, gomma e materie plastiche (+25.6%) e dei mezzi di trasporto(+25%). Con una crescita al di sotto della media regionale, le aree di debolezza nelle esportazioni emiliano romagnole si individuano nei settori del legno e del mobile (+8.8%) e del tessile, abbigliamento, cuoio e calzature (+11.8%). Per quanto riguarda i Paesi di destinazione, sul complesso dei mercato asiatici , che hanno assorbito il 17.4% delle esportazioni, la domanda di prodotti regionali ha segnato un incremento del 27.1%. Le esportazioni dirette in India sono salite del 45.3% ma, soprattutto, quelle dirette in Cina sono piu’ che raddoppiate (+137%). Considerando solo il complesso dell’area le esportazioni regionali hanno ottenuto un risultato ancora migliore sui mercati americani (+45.4%) verso cui e’ stata destinata una quota pari al 12% delle vendite. Tra i Paesi europei e’ la Germania il partner commerciale preferito dalle imprese emiliano romagnole che registra, infatti, un aumento nell’export pari al 22.7%. Le vendite sul mercato russo, invece, solo salite solo del 18% rispetto ad un incremento a livello nazionale del 33%.