Cambiano i criteri per il rilascio delle autorizzazioni al commercio per le medie strutture di vendita che trattano merceologie ingombranti, ad esempio autoveicoli e motocicli, materiale termoidraulico, articoli igienico-sanitari, mobili, materiali da costruzione, macchine per maglieria, combustibile per riscaldamento, articoli funerari. Il Consiglio comunale ha approvato ieri, lunedì 29 novembre, la delibera presentata dall’assessore alle Politiche economiche Graziano Pini con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Modenacinquestelle.it, e Idv, e con l’astensione di Pdl e Mpa.

“La modifica si rende necessaria perché adegua i criteri alla nuova disciplina dei materiali ingombranti introdotta con la variante al Poc-Rue adottata in ottobre”, ha spiegato Pini. “Variante e delibera recepiscono un provvedimento regionale. Potevano essere presentate contestualmente poiché trattano gli stessi temi, la prima dal punto di vista urbanistico-edilizio, la seconda dal punto di vista del rilascio delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività, ma non è stato possibile per ragioni amministrative”, ha detto.

Con la modifica vengono recepiti e precisati i contenuti, le procedure e il regime sanzionatorio previsto dalle norme vigenti. “In sostanza, si tratta di adeguare il limite per gli insediamenti di esercizi al dettaglio di ingombranti e di edifici a destinazione edilizia commerciale, che potranno seguire la stessa disciplina delle altre merceologie e non superare i 1500 metri quadrati di vendita”, ha spiegato l’assessore. “Per gli edifici a destinazione produttiva la superficie viene elevata da 1500 a 2500 metri quadrati. Oltre i 1500 devono essere integrati i parcheggi pubblici”, ha aggiunto.

Sergio Celloni, Mpa, ha aperto il dibattito sottolineando la complicata situazione del commercio. “Questa delibera agevola strutture di media dimensione e mi fa riflettere sulle difficoltà delle piccole imprese”, ha commentato. “Non vorrei che mettesse in difficoltà aziende di piccole e medie dimensioni che svolgono la stessa attività o complementari. Bisogna valutare tutto il sistema commerciale nel suo insieme: privilegiare le medie e grandi strutture rispetto alle piccole fa sì che si crei uno scompenso”.

Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha evidenziato l’importanza del commercio per la città di Modena. “La mostra sulla filiera corta è un esempio di buona sintesi tra chi produce i prodotti e il bisogno di commercializzarli senza molti intermediari che vanifichino il giusto profitto”, ha affermato. “Chiedo con queste norme di continuare a incentivare la filiera corta, soprattutto nell’ambito comunale e provinciale”.

Per il Pd, Salvatore Cotrino ha sottolineato la capacità della delibera di rispondere ai cambiamenti del settore commerciale e all’esigenza di molti negozianti che esercitano attività con materiali ingombranti. “Anche dal punto di vista dell’impatto urbanistico la somma è zero in quanto l’ampliamento è legato a un adeguamento dei parcheggi”. Maurizio Dori ha sottolineato l’apprezzamento del Pd per la delibera: “Speriamo che gli ampliamenti di queste strutture possano dare ai giovani la possibilità di lavorare, aiutando tutti a superare il prima possibile questo momento di difficoltà”, ha commentato.

Nella replica, l’assessore Pini ha definito “equilibrata” la rete modenese “tra grande, media e piccola distribuzione. Credo però che in questo processo la delibera sia molto marginale: si tratta di materiali ingombranti che non sono vendibili nei piccoli negozi al dettaglio”, ha detto.

In sede di dichiarazione di voto, il consigliere Celloni ha espresso dissenso rispetto all’assessore sul dichiarato equilibrio nella rete distributiva. “Non è vero che c’è equilibrio nella rete modenese – ha affermato – perché in città c’è la più alta densità di grande distribuzione pro capite, una situazione che finirà per spopolare il centro storico”.

Adolfo Morandi, Pdl, ha annunciato il voto di astensione perché “si tratta di una delibera di adeguamento a indicazioni della Regione e, visto il tipo di commercio che viene sviluppato, sono probabilmente ampliamenti richiesti dagli stessi operatori. Mi associo però a quanto detto da Celloni – ha concluso – sul fatto che c’è sproporzione a favore della grande distribuzione”.

Federico Ricci, Sinistra per Modena, ha annunciato il proprio voto favorevole e ha posto l’attenzione dell’Aula sull’assemblea di studenti e dipendenti che hanno presenziato al Consiglio con striscioni di protesta contro la riforma Gelmini.