Il Sindaco di Vezzano sul Crostolo Mauro Bigi, a nome dell’Amministrazione Comunale, ha aderito alla campagna promossa da Vita – La voce dell’Italia Responsabile e Forum Terzo Settore per il ripristino della copertura finanziaria del 5 per Mille che con la prossima finanziaria verrà drasticamente ridotto da 400 a 100 milioni di euro.“Il servizio di milioni di volontari e migliaia di associazioni a favore di tutta la cittadinanza è un valore per tutti noi e le istituzioni pubbliche devono sostenere con i fatti questo impegno – ha sottolineato il Sindaco Bigi – Il 5 per mille è uno strumento semplice a cui milioni di italiani hanno aderito liberamente. Ancora una volta si tratta di incrementare la democrazia in questo paese con azioni concrete di vera sussidiarietà”.

Dall’appello di Vita.it:

“Il 5 per mille è ridotto in briciole. E le attività di milioni di volontari e migliaia di associazioni sono a rischio. Così come la libertà di scelta di milioni di contribuenti. Per la prossima edizione del 5 per mille il governo ha infatti predisposto una copertura finanziaria di soli 100 milioni di euro rispetto ai 400 milioni attesi.

Ad oltre 5 anni, infatti, il 5 per mille non solo non è diventato una legge fiscale dello Stato italiano (a differenza di quanto è successo in altri 12 Paesi europei), ma nella Legge di Stabilità ora all’esame del Senato, la copertura per la misura sperimentale (da 5 anni!) è stata drasticamente decurtata da 400 milioni a 100. Ovvero, il 5 per mille dalla sera alla mattina si trasforma così nell’1,25 per mille, forse. Alla faccia degli impegni presi con la platea dei contribuenti (oltre 15 milioni di cittadini hanno usufruito ogni anno dell’opportunità) e con quella organizzazioni del non profit impegnate nell’assistenza, nella promozione culturale, nella ricerca scientifica (circa 30mila). Il 5 per mille che, davvero, poteva e doveva essere il caposaldo sussidiario della più volte invocata riforma fiscale, si spegne quindi nelle spire della disponibilità di bilancio. Come sono lontani i tempi in cui Tremonti parlava della restituzione di valore e di risorse al Terzo settore come forma d’investimento per lo Stato e non come voce di costo! C’è una sola possibilità per questo Governo di dimostrare di non aver parlato a vanvera nel corso di questa legislatura: che presenti subito un emendamento per reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011. Fai sentire la tua voce, firma la petizione”.