Il Comune di Reggio tiene alta la guardia, osservando le normative, i dettati del Protocollo sul lavoro nero e tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per operare verifiche e controlli rigorosi in capo alle ditte affidatarie e sub affidatarie, nell’ambito degli appalti pubblici. La trasparenza è infatti strumento efficace per contrastare le infiltrazioni delle organizzazioni mafiose. Un esempio per tutti riguarda le verifiche e le richieste alla Prefettura in merito ai controlli antimafia nei limiti degli importi stabiliti dalla legge. Riprova della trasparenza delle procedure d’appalto comunali è il fatto che non sono state segnalate anomalie, anche nei recenti controlli sul tema svolti dalla Prefettura.

E’ emerso ieri nel corso di una riunione dei tecnici comunali con gli assessori alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini e ai Lavori pubblici Paolo Gandolfi, per fare il punto sugli appalti.

La struttura comunale ha ampliato la trasparenza dell’attività amministrativa con la pubblicazione online dei subappalti e delle procedure negoziate anche al di sotto dei 150.000 euro, relativamente a quest’anno e al 2009. Il Comune di Reggio risulta al momento unico in Italia a fornire queste informazioni che saranno periodicamente aggiornate.

Il Comune infatti presta estrema attenzione alle nuove normative o atti convenzionali e di indirizzo in materia di contrasto alla criminalità, assunti sia a livello nazionale che locale. E, ove le norme sono immediatamente e legittimamente applicabili, ne ha dato tempestiva attuazione: è il caso, ad esempio, delle disposizioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari.

Per ulteriori azioni e provvedimenti, si stanno valutando le proposte e indicazioni emerse in questi mesi in vari documenti e protocolli sulla trasparenza, al fine di verificarne l’opportunità e fattibilità per il Comune di Reggio Emilia. Si intende infatti promuovere, in collaborazione con le istituzioni locali, un documento specifico delle azioni e delle regole, per contrastare la criminalità e le infiltrazioni mafiose.