“Lo ribadiamo ancora una volta: le demolizioni all’ex Amcm hanno riguardato la parte non vincolata dalla Soprintendenza ed erano perciò autorizzate. Italia nostra e Wwf di Modena continuano a ritenerle illecite e auspicano che la Procura della Repubblica intervenga. Trovo davvero incredibile l’atteggiamento di chi si sente al di sopra delle istituzioni, come il Consiglio comunale, degli istituti preposti, come la Soprintendenza, e dei giudici, come il Tar dell’Emilia-Romagna”.
L’assessore alla Pianificazione territoriale Daniele Sitta replica così alle recenti dichiarazioni delle associazioni ambientaliste sulle demolizioni all’ex Amcm.
“Modena non può aspettare che Italia nostra finisca di sperperare i soldi della collettività in infiniti e ripetuti ricorsi in tutte le sedi italiane e internazionali per dimostrare l’indimostrabile”, prosegue Sitta. “Il Comune ha agito nella piena legalità. Se gli esponenti di quella che ho ironicamente definito Santa Inquisizione ritengono che chi non la pensa come loro debba essere arrestato – o è previsto anche rogo? – è un problema che riguarda la loro concezione medievale dei rapporti fra le istituzioni e le persone. Suggerisco una pacata riflessione e ricordo che viviamo ancora in un Paese democratico”.