Un libro con la copertina nera, scritto in greco – sarebbe una raccolta di leggi, edita nel 2003 – alto circa 10 centimetri, scavato all’interno e riempito con polvere pirica e tre pile a fare da innesco. Era confezionato in questo modo il pacco bomba destinato al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e fatto brillare questa notte all’aeroporto Marconi di Bologna. Il libro era stato confezionato in una busta ed era stato spedito da Atene a Palazzo Chigi tramite la Tnt e come mittente aveva il nome di un politico greco. E’ stata la stessa Tnt a dare l’allarme quando ha scoperto che a bordo del cargo c’era un pacco per Berlusconi. Memore di quelli spediti nei giorni scorsi alla cancelliera Merkel e al presidente Sarkozy, il vettore ha pensato bene di fare i dovuti accertamenti visto anche che il pacco per Berlusconi era stato consegnato da un corriere con il quale Tnt non ha rapporti costanti.
A quel punto l’aereo, con destinazione Liegi e scalo tecnico a Parigi, è stato fatto atterrare al primo aeroporto utile, ossia a Bologna. Lì sono entrati in azione gli artificieri della Polizia che lo hanno fatto brillare. Il pacco è deflagrato sprigionando una fiammata. Non pare avesse un elevato potenziale offensivo ma non è da escludere che sia stato attutito dalla pioggia battente sotto il quale è stato fatto brillare. Al momento non si conosce ancora il tipo di innesco che era stato utilizzato. E non si sa di alcuna rivendicazione. La pista al momento seguita sarebbe quella degli anarco-insurrezionalisti greci. Il pm Manuela Cavallo ed Enrico Cieri hanno aperto un’inchiesta in cui vengono ipotizzati a carico di ignoti i reati di introduzione nello Stato di materiale esplodente e attentato con finalità di terrorismo o di eversione.