‘Bienvenido señor Benati!’ Queste le parole che risuoneranno all’ombra della Fuente de Cibeles e del Paseo del Prado, quando accoglieranno le creazioni di Davide Benati. Stavolta non sarà l’Italia o la sua patria adottiva monegasca ad ospitare un’altra mostra del grande artista reggiano ma la capitale di Spagna: Madrid.

Dopo la personale alla Biennale d’arte di Venezia, dopo le due mostre monegasche del 2006 e del 2009, dove si è imposto a livello internazionale, e dopo la recentissima inaugurazione della personale “Dipinti in palmo di mano 1980 – 2010” – promossa dai Musei Civici con il contributo di Car Server S.p.A, CCPL, PAR.CO S.p.A. e PPI & Partners – definitiva consacrazione nella propria terra d’origine, Davide Benati attraversa il Mediterraneo per un’affermazione artistica di dimensioni europee. Giovedì 21 ottobre inaugura a Madrid, nella sede spagnola della Galleria Marloborough, la mostra “Doppio Gioco”. “Doppio Gioco” si rifà ai temi di Cantico, Aire, Conversazioni e Grande mattino, e presenta al pubblico iberico dieci opere (tutte realizzate nel 2010) che possono considerarsi la sintesi artistica di Davide Benati.

L’esposizione, oltre ad essere una prima assoluta, è un fatto unico ed è sintomatica di un’ulteriore ascesa dell’arte di Benati in campo internazionale. Benati è rappresentato dal 2002 dalla Marlborough di Monaco, che è una della dieci sedi distribuite in tutto il mondo della Galleria, fondata a Londra nel 1946. La prassi vuole che ogni artista esponga nel suo paese d’origine e in una delle varie sedi della galleria, per Benati l’Italia e il Principato. Gli scambi tra le varie sedi Marlborough avvengono solo in casi eccezionali: eccezionali come artisti sempre coerenti con sé stessi e con la propria arte, artisti che parlano la lingua delle emozioni. In poche parole artisti come Davide Benati.

La personale reggiana “Dipinti in palmo di mano 1980 – 2010”, aperta fino al 21 novembre, viene dunque realizzata proprio quando Benati si accinge al grande salto, ed è fondamentale per capire i caratteri originali e unici della sua arte. Il percorso espositivo raccoglie circa sessanta opere realizzate negli ultimi trenta anni di carriera, distribuite in tre dei più affascinanti luoghi del centro storico di Reggio Emilia: i Chiostri di San Domenico, la Galleria Parmeggiani e l’antica Sinagoga (da martedì a venerdì 16-19; sabato, domenica e festivi 10-13/ 16-19; Lunedì chiuso). Nella quarta sede, la Biblioteca Panizzi (Lunedì, venerdì e sabato 9-19; martedì, mercoledì e giovedì 9-22; domenica chiuso) sono esposti quattro libri d’artista e una ventina di acquetinte a colori realizzate durante tutto l’arco della sua carriera.

Per informazioni: www.musei.comune.re.it