Circa un anno fa, domenica 11 ottobre 2009, insieme agli anniversari di matrimonio di famiglie della nostra parrocchia, abbiamo festeggiato il nostro parroco don Graziano Gigli per i 25 anni trascorsi fra noi, per i 40 del suo sacerdozio e per i 90 della mamma, signora Rosa, che vive con lui in mezzo a noi.
Abbiamo ringraziato il Signore per avercelo donato e la sua mamma per avere accolto, amato e sostenuto anche noi come figli, chiedendo di ricompensarla non solo nella vita futura, ma anche in questa, col dono della salute e della gioia del cuore. Abbiamo vissuto una giornata in unione con Dio e tra noi, condividendo, oltre che la mensa eucaristica, anche la mensa dell’umana fraternità, con un pranzo preparato in parrocchia per 120 persone.
A un anno di distanza ci viene comunicato il suo incarico ad altra parrocchia: il dolore per il distacco è grande, ma mentre ringraziamo il Vescovo Adriano e i suoi predecessori per avercelo lasciato tanti anni, vogliamo testimoniare a don Graziano la nostra stima e affidarlo alla comunità di Toano, cui il Vescovo lo invia, con la preghiera di accoglierlo, aiutarlo ed amarlo come noi l’abbiamo amato.
Fin dalla prima domenica del suo inserimento nella nostra comunità (7 ottobre 1984), il don ha cercato con delicatezza di conoscerci tutti, aiutandoci a tirar fuori il bene e il male e a tenere a bada i nostri istinti negativi. Ha voluto fortemente il circolo Anspi, che è nato con l’ausilio del volontariato parrocchiale e ha permesso a coloro che lo gestivano di continuare a vivere la Messa fuori dalla chiesa, unendosi fra di loro e facendosi pane spezzato per coloro che frequentavano il Circolo, non solo preparando il caffè (che a volte, per l’inesperienza dei baristi, non era molto bevibile…) ma ascoltando, accogliendo, facendosi prossimo a chi era nel dolore o nella gioia, servendo tutti con gratuità e amore. Il ricavato, versato nelle casse della parrocchia unitamente a quello della Sagra parrocchiale, ha poi consentito di dotare la comunità delle strutture e dei servizi che tutti possono vedere.
Grazie, don Graziano, dal più profondo del cuore, per averci fatto trovare in parrocchia la fontana dell’acqua viva che ci ha rinvigorito giorno per giorno nell’affrontare le strade dure della vita.
Grazie per averci ammonito e accompagnato, noi e i nostri figli, ad essere pietre vive di questa comunità e della Chiesa.
Un grazie particolare al Signore per le suore indiane, suor Tessy e suor Mariela, due sorelle nel vero senso della parola, per la loro sincera amicizia verso tutti.
Per te, don Graziano, certamente provato dai sentimenti umani che accompagnano il partire ed il “ricominciare ad una certa età”, preghiamo la pace del cuore in quel Dio che “allieta la tua giovinezza”. Per noi chiediamo la “sapienza” di custodire e far fruttificare il patrimonio di fede e di affetti che ci lasci.
(la comunità di Sant’Antonino di Casalgrande)