Una fiducia unanime da parte del Consiglio di Facoltà, allargato ai rappresentanti dei ricercatori, ha contrassegnato l’elezione del professor Giorgio Zanetti alla carica di Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Dopo sei anni, giunta al termine non rinnovabile del suo secondo mandato consecutivo, la professoressa Roberta Cardarello, che ha guidato fin dalla sua istituzione la struttura accademica reggiana verso posizioni di assoluto prestigio nazionale ed internazionale, lascia l’incarico al collega. La scelta del nuovo Preside è avvenuta lo scorso 20 settembre, durante il Consiglio di Facoltà straordinario appositamente convocato dal Decano di Facoltà, prof. Dino Giovannini. Su 27 presenti dei 28 aventi diritto, ben 26 si sono espressi a favore del prof. Giorgio Zanetti. Una sola scheda bianca e zero nulle. Il prof. Giorgio Zanetti assumerà ufficialmente l’incarico dal prossimo 1 novembre e lo ricoprirà per tutto il prossimo triennio fino al 31 ottobre 2013.
“Per prima cosa – ha fatto sapere dichiarato il neo Preside prof. Giorgio Zanetti – devo dire che il consenso con cui i colleghi hanno accolto la mia candidatura mi è di grande conforto, oltre che di stimolo: è il segno, credo, della consapevolezza di un arduo compito comune, in una fase per l’Università di grande incertezza, a tratti enigmatica, con rischi particolarmente sensibili per il campo delle scienze umane e, più in generale, per la ricerca e i saperi di base. D’altra parte, sono motivo d’orgoglio per tutti noi i risultati positivi, attestati anche da autorevoli indagini qualitative, di cui si è mostrata capace la nostra Facoltà in questi suoi primi sei anni di vita. Un’ulteriore opportunità, credo, viene dall’ attivazione del Dipartimento di «Educazione e Scienze umane», che consente la sperimentazione di nuove modalità organizzative e di nuove forme di integrazione tra didattica e ricerca. Oltre a consolidare un’offerta formativa certo non pletorica, fondata su scelte in ogni senso rigorose, il mio impegno sarà rivolto a promuovere la più intensa attività di ricerca, sul piano dell’approfondimento disciplinare come su quello di una fruttuosa, innovativa correlazione fra discipline diverse, favorendo le soluzioni in grado di rappresentarne al meglio la specificità e la varietà rispetto sia alle realtà locali che al mondo della ricerca nazionale e internazionale. E giacché il discorso è caduto sul territorio, credo che «Scienze della formazione» dovrà investire attivamente le proprie energie in un rapporto vivo con il mondo della scuola, anch’esso, oggi, attraversato da un senso mortificante di disorientamento e di marginalità. Dinanzi alle sfide dell’attuale società della conoscenza, diventa chiaro più che mai che sapere e educazione coinvolgono la coscienza civile della comunità intera, con il suo senso dell’Università e la sua volontà di credere in questa istituzione”.
GIORGIO ZANETTI. Nato a Modena il 26 novembre 1954, Giorgio Zanetti è dal 2005 professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Rappresentante nel triennio 2007-2010 dell’Area delle Scienze umanistiche, politiche e sociali nel Senato Accademico, fa parte della Commissione istruttoria d’Ateneo per la revisione dello Statuto. Quale Vice Preside ha svolto nella sua Facoltà numerosi compiti organizzativi e, dal 2007 al 2009, ha coordinato l’indirizzo “Scienze didattiche, narratologiche e della formazione” della Scuola di Dottorato in Scienze umane. È membro del Comitato Scientifico della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” e, dal 2005, del Comitato Scientifico per l’Edizione Nazionale delle Opere di Gabriele d’Annunzio. È direttore della rivista “Quaderni del Vittoriale”. Fra i suoi volumi ricordiamo Estetismo e modernità. Saggio su Angelo Conti, il Mulino, Bologna 1996 (vincitore ex aequo nel 1997 del Premio nazionale “Marino Moretti” per la filologia, la storia e la critica nell’ambito della letteratura italiana dell’Otto e Novecento) e Il Novecento come visione. Dal Simbolismo a Campana, Carocci, Roma 1999. L’approfondimento filologico e critico dell’opera di d’Annunzio è approdato all’edizione commentata delle Prose di ricerca, curata insieme con Annamaria Andreoli e uscita nel 2005 nella collana dei “Meridiani” Mondadori. Ha partecipato quale relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali e suoi contributi sono usciti di recente in riviste specialistiche quali «Modernità letteraria» e «Sinestesie». Attualmente, sempre per i “Meridiani” Mondadori, sta curando una nuova edizione commentata dell’opera teatrale dannunziana.