Un parco speciale, che fa incontrare le persone, fa scoprire alberi e animali attraverso una didattica giocosa che prevede anche l’allevamento di… farfalle e lombrichi, fa riscoprire tradizioni e usi di materiali naturali, fa divertire piccini e grandi. Il filo conduttore qui è il legno in tutte le forme e possibilità di utilizzo.

E’ un ecoparco, si chiama Legnolandia: il Paese, la terra… del Legno. Si trova in via Cecati, un luogo che di legno, piante e natura ne ha ospitati, conservati, cresciuti tanti: un pezzo storico per la natura urbana; alberi che poi da qui andavano a infoltire parchi e viali della città: Legnolandia è nel posto in cui un tempo si trovata la serra comunale.

E’ in un punto strategico, incastonato tra i palazzi dei quartieri a sud a poche decine di metri dalla città storica e dalla circonvallazione, a un passo dalle ciclabili e dal parco del Crostolo, nei pressi del Nido d’infanzia comunale Rodari.

Nato da una convenzione tra Comune di Reggio, proprietario dell’area (circa 10.000 metri quadrati) e cooperativa sociale Bottega del lavoro, che ha ricevuto l’area in comodato fino al 2015 e ha creato il tutto, Legnolandia è gestito con la collaborazione di persone diversamente abili, formate da Enaip con un corso sostenuto dalla Provincia, e da operatori ed educativo della Bottega del lavoro.

Legnolandia, a ingresso libero, si aggiunge alle 54 aree verdi della città.

Legnolandia è stato aperto oggi alla città con una grande festa, a cui sono intervenuti il sindaco Graziano Delrio, il presidente della cooperativa Bottega del lavoro Luigi Mammi e il progettista, Napoleone Villani. Erano inoltre presenti l’assessore provinciale a Scuola e formazione, Ilenia Malavasi, la presidente della Circoscrizione Nord-Est Roberta Pavarini e il presidente della Fondazione Manodori, Gianni Borghi.

“Quando l’allora assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari mi propose questa idea di Legnolandia – ha detto Delrio – mi parve subito una buona idea. Oggi abbiamo conferma della validità del progetto vedendone la sua realizzazione. E’ una scommessa vinta dalla Bottega del lavoro, con la collaborazione di Comune, Provincia ed Enaip. Legnolandia è una proposta, un’impresa sociale molto innovativa: parchi di questo tipo non ve ne sono nella nostra città, dove pure esistono 9 milioni di metri quadrati di aree verdi. L’innovazione è nel mettere insieme e far funzionare nello stesso progetto percorso di formazione agli operatori, proposte educative, ludiche e di socialità, attenzioni all’ecologia e alla natura. Questo luogo trasmette gioia e arricchisce la città”.

Dunque, riqualificazione ambientale, attività didattiche e ludiche, buon uso del tempo libero sono gli “ingredienti” di Legnolandia.

C’è spazio per tutti: famiglie, piccoli gruppi, persone che desiderano “staccare” e ricrearsi in pace. Sono a disposizione barbecue e area pic-nic, prati per il gioco libero, una mini pista da ciclocross, giochi di abilità della tradizione popolare come bigliodromi, pagliacci mangiapalle, trottolodromi, catapulte, cavallini a bastone, giochi scientifico-didattici e un grande tangram (rompicapo cinese).

Il parco è centro per la didattica naturale a disposizione di scuole e gruppi organizzati, per lo studio di tematiche ambientali. Una vera e propria aula didattica all’aperto, dove le scolaresche potranno sperimentare sul campo la coltivazione di fiori e ortaggi, utilizzando gli orti e la serra e potranno realizzare allevamenti di piccoli animali, come farfalle e lombrichi, seguendo l’intero ciclo vitale e studiare piccoli ecosistemi come lo stagno, il prato e la siepe.

L’intera area è inoltre un parco giochi e divertimenti, dove saranno proposte attività nel segno del recupero di ritmi naturali, della socializzazione, dello stare all’aperto.

Nel parco saranno organizzate iniziative rivolte alle scuole e a gruppi organizzati, laboratori per la costruzione di giocattoli e laboratori creativi, animazioni per grandi e bambini, spettacoli con burattini e marionette e spettacoli musicali nel teatro all’aperto, feste di compleanno.

Trasformare l’area in parco ha permesso di bonificare, mettere in sicurezza vecchi alberi e restituire uno spazio verde alla città, mantenendone le caratteristiche originarie.

Quasi tutti i materiali utilizzati per la costruzione del parco sono naturali e di recupero. Le strutture e i giochi sono progettati e costruiti nel laboratorio di falegnameria della cooperativa.

Varie realtà del territorio hanno mostrato il loro interesse nel progetto del parco, con varie forme di collaborazione: Comune di Reggio Emilia, Provincia, Circoscrizione Nord-Est, Azienda Usl, Fondazione Manodori, associazione Sostegno e zucchero, Tecton, Coopsette, Credito cooperativo reggiano, Rotary club Val di Secchia, Il ceppo, Ikea, Studio Salvarani Iori architetti associati, Anemos, Unione cooperative.