Ci stupisce che il Sindaco di Reggio Emilia – Vice presidente Anci – abbia formalmente dichiarato, a seguito dell’incontro con il Ministro Brunetta svoltosi il 30 settembre 2010, la totale condivisione dell’Associazione dei comuni della “controriforma” del pubblico impiego.
Bel corso dell’incontro – si legge nel comunicato – si è trovato un punto di intesa tra l’Anci ed il Ministro rispetto alla necessità di reperire risorse economiche esplicitamente finalizzate a premiare “efficienza e merito”, a fronte di una manovra finanziaria che, a parere della Fp Cgil, taglia non solo le retribuzioni dei dipendenti ma, soprattutto, servizi e diritti.
In cambio di “soldi” si annulla il sistema di relazioni sindacali che, a partire dalla nostra regione e con la contrattazione, ha consentito un reale cambiamento nelle modalità organizzative e gestionali dei Comuni, tutto orientato al recupero di efficacia dell’azione pubblica, attraverso un generalizzato e già consolidato sistema di valutazione anche individuale delle prestazioni dei lavoratori.
Tutto ciò evidentemente non ha più, per l’Anci, alcun valore e si sposano acriticamente modalità di gestione che, ad un anno dalla riforma, non hanno prodotto alcun risultato tangibile per i cittadini, inasprendo inoltre i conflitti e le tensioni interne.
A fronte di queste dichiarazioni, con ancor più convinzione – prosegue Fp/Cgil E-R – proseguiremo con ogni strumento a nostra disposizione il contrasto alle ansie autoritaristiche di qualche amministratore e la denuncia degli sprechi della pubblica amministrazione, che non sono certamente da ricercare tra i lavoratori che quotidianamente prestano attività finalizzate alla soddisfazione delle innumerevoli richieste che, soprattutto in un momento di grave crisi economica, provengono dalla società.
(La segreteria Fp Cgil Emilia-Romagna)