Un intervento per l’asportazione del tumore alla tiroide eseguito con tecnologia robotica e che non causa cicatrici al collo. E’ stato realizzato per la prima volta da una èquipe completamente italiana, il 7 settembre, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, diretta dal Dott. Gianluigi Melotti. La paziente, una modenese di 46 anni, sta bene e sarà a breve dimessa.
L’operazione, eseguita col robot “Da Vinci”, prevede un’incisione sul bordo anteriore dell’ascella di circa cinque centimetri, la creazione di un tunnel sottocutaneo che dall’ascella arriva fino ai muscoli del collo che, divaricati, permettono l’accesso alla ghiandola tiroide. A questo punto, si introducono, attraverso l’incisione, gli strumenti robotici collegati ai quattro bracci del robot, manovrati da un chirurgo, distante dal letto operatorio, seduto alla consolle robotica. Il chirurgo ha una visione tridimensionale e notevolmente ingrandita che rende più facile l’identificazione e la conservazione delle varie strutture anatomiche: vasi, nervi laringei ricorrenti, paratiroidi. L’équipe era composta, oltre che dal dott. Melotti, da Micaela Piccoli, Giovanni Colli e Barbara Mullineris.
L’intervento è stato messo a punto in Corea, dal prof. Woong Youn Chung. della Yonsei University di Seul. I vantaggi, garantiti dalla tecnologia robotica che permette la visione tridimensionale e la mobilità degli strumenti, sono rappresentati dalla migliore esposizione e visualizzazione delle strutture anatomiche con una maggiore garanzia di integrità sui nervi laringei e sulle paratiroidi.
Per il paziente il vantaggio è rappresentato sostanzialmente dall’assenza di problemi estetici e funzionali legati all’incisione sul collo e da minori rischi di lesioni sul nervo laringeo e sulle paratiroidi. La tecnica, creata e diffusa particolarmente in Asia dove le cicatrici al collo vengono ritenute particolarmente deturpanti, ha tutt’oggi pochissime esperienze in Europa ed è in via di progressiva applicazione in alcuni centri degli Stati Uniti.
“L’Azienda USL di Modena continuerà a sostenere e favorire lo sviluppo delle numerose eccellenze presenti sia all’interno della rete ospedaliera provinciale sia a livello territoriale per garantire un servizio di elevata qualità assistenziale a favore di tutti i cittadini” afferma il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli.
UN PUNTO DI ECCELLENZA
L’equipe dell’Unità operativa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie di Baggiovara, da sempre all’avanguardia nello sviluppo di nuove tecniche chirurgiche, legate all’evoluzione tecnologica, conferma ancora una volta la capacità del nostro sistema sanitario provinciale di erogare prestazioni di eccellenza in un’ottica di sempre maggiore attenzione al paziente seguendo la filosofia della mini-invasività. Solo grazie alla presenza contemporanea di diversi fattori quali l’elevata competenza dei professionisti derivata da una storica esperienza di chirurgia laparoscopica e robotica, la disponibilità delle tecnologie più avanzate, l’elevata casistica di chirurgia endocrina, circa 300 interventi di tiroidectomia ogni anno, hanno permesso ancora una volta di conseguire un risultato fra i primi in Europa.
foto: la dr.ssa Piccoli e il dr. Melotti