La casa non è un diritto. E’ quanto hanno sostenuto – scrive il PD modenese in una nota –  i consiglieri Stefano Barberini della Lega e Vittorio Ballestrazzi dei grillini durante il dibattito oggi pomeriggio in Consiglio comunale sul Piano urbanistico attuativo, in particolare sulla variante al Piano d’iniziativa pubblica Comparto Mercato bestiame. Barberini ha anche aggiunto che tutt’al più la casa può essere considerato “un bisogno”. Dura la replica del capogruppo Pd Paolo Trande.

«Non avevamo dubbi ma oggi la Lega Nord ha finalmente gettato la maschera, ufficializzando la sua posizione sull’edilizia sociale e popolare per i cittadini a medio e basso reddito: la casa non è un diritto. Tutte le posizioni assunte dalla Lega sui temi edilizi e urbanistici in questi mesi avevano chiaramente messo in evidenza una Lega attenta solo agli equilibri di mercato per chi la casa c’è l’ha già.

Il Partito Democratico, invece, la pensa in maniera diametralmente opposta: la casa è un diritto fondamentale senza il quale i modenesi fanno fatica a realizzare la propria vita e le proprie aspirazioni. Questo è un discrimine importante tra chi si preoccupa soltanto degli equilibri di mercato e chi si preoccupa invece della tenuta sociale della nostra società e di garantire pari opportunità a tutti.

Anche sull’Ex-Mercato Bestiame, un’importante opera di riqualificazione nell’ex-fascia ferroviaria, abbiamo assistito alla solita manfrina della minoranza consiliare modenese (Lega, PdL): contraria a tutto, sempre e qualsiasi cosa si proponga. Il venerdì denunciano la necessità di recuperare una zona, definita degradata per andare sui giornali, e il lunedì votano contro un progetto che parte nel 2001-2004 per riqualificare un’area dismessa.

E’ il dramma di una destra senza idee che sa solo dire di no».