Abbiamo preso “buona nota“ delle esternazioni del Presidente di Confindustria Modena, visto che non siamo stati invitati ci rifacciamo a quanto riportato dalla stampa, a proposito dei dati congiunturali relativi all’anno 2009 e crediamo elaborati dalla stessa organizzazione.

Al fine di leggere compiutamente i dati di cui sopra, crediamo utile, per tutti, integrarli con altri dati provenienti dal settore commerciale e dall’ufficio statistica della Regione su dati Prometia.

Nel merito non abbiamo avuto riscontro circa la costituzione dei distretti industriali, così come previsti dalla normativa nazionale. Si continua a parlare di “ filiera “ modernizzata in “ accordi di rete “, in perfetta sintonia con la vecchia concezione regionale. Non abbiamo sentito dell’impegno per la costituzione di un “territorio metropolitano” Modena-Reggio nell’Emilia. Si continua nella logica di accordi o percorsi “volontaristici”, secondo noi, classificabili tra le battaglie di “retroguardia“ o di mera “difesa”.

D’accordo su tante cose, ma noi sollecitiamo un maggiore impegno per la sconfitta del lavoro “nero“ e forse, qualche minaccia di espulsione dall’associazione sarebbe un segnale importante. Le fila dei lavoratori in “nero“ vengono, come dimostrato da organi investigativi dello Stato, tirate da “aggregazioni“ sconosciute al fisco, come noto la frode fiscale è un reato, a parte l’inquinamento della logica del mercato. Noi dedichiamo, anche, una certa attenzione alla questione del lavoro sia dipendente come di tanti piccoli artigiani, generalmente classificati nell’indotto, questi ultimi penalizzati dall’accesso al credito, dall’allungamento dei pagamenti, come dalle vergognose richieste di concordato o ristrutturazione del debito. Forse, come avevamo sollecitato, in tempi passati, un ritorno all’etica in economia non sarebbe male. I primi, invece, come noto sono penalizzati dai licenziamenti e dalla cassa integrazione ordinaria e straordinaria che sta falcidiando il reddito famigliare e la lettura dei dati relativi agli acquisti dovrebbe far riflettere.

Da tempo avevamo indicato una maggiore attenzione, in sintonia con la politica, ai distretti industriali in “dimostrata” crisi, attraverso la richiesta agli organi competenti per il riconoscimento di tale sofferenza, per accedere agli aiuti di settore. Rimandiamo alle proposte operative. Vediamo insieme i dati delle esportazioni e vediamo se è naturale, quanto meno, metterci sullo stesso piano dei  mobili della Brianza”, del tessile, delle macchine agricole ecc. ecc. Come si vede, noi non siamo abituati ad uscire dalla “tana” nei momenti elettorali, basta verificare le nostre analisi e proposte, anche se dobbiamo riconoscere, con scarsi risultati.

Ebbene per riepilogare, in questa sede, poniamo due questioni :

– costituzione dei distretti industriali ( Modena-Carpi-Mirandola-Sassuolo)

– costituzione area metropolitana Modena-Reggio nell’Emilia

(Mario Cardone, Direzione Provinciale Partito Socialista Modena)