Si è aperto un nuovo fronte nella crisi del distretto metalmeccanico carpigiano delle macchine per la lavorazione del legno. Dopo l’annuncio nell’incontro di martedì 2 febbraio tra azienda Steton, Rsu e Fiom, mercoledì 4 febbraio è arrivata puntuale la lettera che formalizza l’avviodella procedura di mobilità per 27 dei 37 attuali dipendenti in forza nello stabilimento con sede in strada statale Romana Nord 41 a Carpi.
La Steton si trova da tempo in una situazione di difficoltà, aggravata dalla crisi generale in corso. Lo scorso 27 aprile è stata attivata lacassa integrazione straordinaria per un anno che ha coinvolto la quasitotalità dei dipendenti. Nell’accordo sottoscritto presso la provincia diModena si prevede espressamente la possibilità di attivare una procedura dimobilità, legata però, unicamente al criterio della volontarietà.
E’ evidente che l’atto compiuto dall’azienda a meno di tre mesi dalla scadenza della Cigs, con l’avvio della procedura di mobilità per un numero così consistente di lavoratrici e lavoratori, è in aperto contrasto con quanto previsto dall’accordo sottoscritto nove mesi fa – dichiara la Fiom/Cgil Carpi -.
L’assemblea dei lavoratori convocata giovedì 4 febbraio ha deciso un primo pacchetto di 8 ore di sciopero, da effettuarsi nei prossimi giorni, per chiedere il rispetto dell’accordo ed evitare licenziamenti imposti. L’effettuazione dello sciopero è condizionata all’esito dell’incontro previsto per giovedì 11 febbraio presso la sede di Confindustria a Carpi. Alle maestranze della Steton è giunta immediatamente la solidarietà delle lavoratrici, dei lavoratori e della RSU della Sicar in lotta dal 31 dicembre 2009 contro i licenziamenti.
(RSU Steton, Fiom-Cgil Carpi)