Mina Welby sarà a Modena domani, martedì prossimo 9 febbraio, invitata dall’associazione Libera-Uscita per partecipare all’iniziativa su testamento biologico e autodeterminazione terapeutica, organizzata insieme al Dipartimento di Scienze del linguaggio e della cultura dell’Universitàdi Modena e Reggio Emilia e al Comitato Articolo 32 per la libertà di cura (che comprende, oltre alla stessa Libera-Uscita, anche Arci, Cgil, Udi, Uaar, Anpi e Auser).

La conferenza-dibattito è prevista nel pomeriggio alle ore 17 presso l’aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia (largo Sant’Eufemia 19).

L’ingresso è libero e rivolto a tutta la cittadinanza.

Gli interventi introduttivi sono affidati al professore Augusto Carli dell’Università di Modena e Reggio Emilia e a Maria Laura Cattinari vicepresidente nazionale di Libera-Uscita.

A seguire il dibattito con la partecipazione di Mina Welby. Gli interventi sono intervallati da letture di Magda Siti e Stefano Vercelli di Drama Teatri.

La conferenza sarà anche l’occasione per presentare il libro postumo di Piergiorgio Welby “Ocean Terminal” a cura di Francesco Lioce (novembre 2009, Castelvecchi Editore). Si tratta di un’opera rimasta incompiuta. La narrazione si arresta al gennaio 2006, 10 mesi prima della morte del suo autore. Opera di carattere narrativo che Piergiorgio Welby iniziò a concepire già nel luglio 1997 in una sala di rianimazione. Impropria è però la definizione di opera autobiografica anche se l’autore parla del proprio vissuto, della sua infanzia cattolica fino alla scoperta della malattia che lo accompagnerà per tutto il resto della vita. E’ piuttosto un susseguirsi di “prose spezzate” che si riannodano a distanza” e che accompagnano il lettore nella vita e nell’immaginario di questo versatile intellettuale che fu pittore, poeta, fotografo e giornalista, molto impegnato negli ultimi anni della sua vita nell’ambito del diritto all’autodeterminazione terapeutica.