Sono cinque i nomi usciti dalla Direzione provinciale del Pd modenese che correranno alle prossime elezioni regionali di fine marzo: Matteo Richetti, Palma Costi, Luciano Vecchi, Franco Bertoli e Giulia Morini. Per il sesto nome occorrerà invece attendere la serata di lunedì, quando la Direzione sarà nuovamente riunita per discutere l’accordo con i socialisti siglato in sede regionale che prevede che i socialisti non presentino una propria lista autonoma, ma concorrano alle elezioni sotto il simbolo del Pd al fine di semplificare la composizione dell’alleanza di centrosinistra.

Nella sua relazione introduttiva il segretario Davide Baruffi ha illustrato anche l’esito delle consultazioni svoltesi dei circoli: oltre 60 assemblee che hanno coinvolto quasi 1.400 tra iscritti ed elettori per discutere delle proposte avanzate dalla Direzione e formularne di nuove. A fianco di un giudizio complessivamente positivo sui nomi presentati, tre le sollecitazioni maggiormente raccolte. La prima chiedeva di vedere la presenza di Stefano Bonaccini nel listino regionale; la seconda auspicava la riconferma di Gian Carlo Muzzarelli nel ruolo di assessore per proseguire nell’apprezzato lavoro svolto in questi mesi al fianco di Errani; la terza sollecitava il completamento della lista con un autorevole nome femminile in grado di rafforzare la lista sotto il profilo del rinnovamento e dell’apertura alla società. Tra i nomi maggiormente indicati in questo senso figurano quelli di Maria Cecilia Guerra, Silvana Borsari e Cecile Kyenge.

Se le prime due sollecitazioni hanno trovato una piena conferma nel voto della Direzione di ieri – sole 3 astensioni – resta dunque aperta la questione del sesto nome, da condividere col partito socialista. Su questo fronte proseguirà il lavoro delle prossime ore, in vista dell’appuntamento finale di lunedì, per il quale la Direzione è già stata riconvocata per le 18.30.

“Mi pare un lavoro apprezzabile quello svolto dal partito col territorio in pochissimi giorni”, ha commentato Baruffi al termine dei lavori, “soprattutto se si considera che il nuovo gruppo dirigente è in carica da soli 18 giorni. Proposte fortemente plurali per provenienza, profilo personale e radicamento territoriale. Ho proposto che a guidare la lista sia il consigliere uscente Matteo Richetti. Se oggi il Pd modenese vede due soli amministratori uscenti, domani potranno essere ragionevolmente 5 i modenesi a rappresentare a Bologna il nostro territorio: un risultato di non poco conto, utile non solo per il Pd ma per questa provincia soprattutto”.

“Da lunedì”, ha concluso Baruffi “prenderà avvio un viaggio di sette settimane verso le elezioni regionali di fine marzo: il nostro obiettivo è riconfermare il Presidente Errani alla guida dell’Emilia Romagna, e insieme allargare e rafforzare il Pd e il centrosinistra. La nostra sarà una campagna all’insegna della sobrietà e della concretezza. Una forma di rispetto nei confronti dei lavoratori, delle famiglie e delle aziende che fanno i conti con la crisi. Dalla politica i nostri cittadini si aspettano un avvicinamento reale ai loro problemi, il coraggio di affrontarli con idee chiare e un dibattito alla luce del sole sulle esigenze vere.”

Ecco di seguito i nomi approvati dalla Direzione provinciale:

Matteo Richetti, consigliere regionale uscente, 35 anni, sposato con tre figli, sassolese di nascita e residente a Spezzano di Fiorano;

Franco Bertoli, 50 anni, sposato con quattro figli, dopo essere stato una stella della pallavolo italiana, ricopre la carica di Presidente del Coni Modena dal 2005;

Palma Costi, 52 anni, sposata con tre figlie, abita a Camposanto ed è attualmente assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale, innovazione, semplificazione amministrativa e risorse umane;

Giulia Morini, 22 anni, modenese, consigliera comunale e segretaria del circolo Pd di Albareto, fa parte del direttivo comunale dell’ANPI e ha fatto parte del direttivo del NidiL CGIL;

Luciano Vecchi, 48 anni, modenese, sposato con una figlia, già deputato europeo e ora coordinatore dell’area attività internazionali, membro della Commissione Nazionale di Garanzia e dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico.