“C’è stato un tempo in cui il dolore e la sopraffazione – a causa di ideologie cieche, crudeli e sbagliate – ancora dominavano in Europa. Non è stato nemmeno tanto tempo fa, perché 65-70 anni sono ben poca cosa rispetto alla storia dell’umanità, eppure c’è il rischio che un altro tempo – il nostro – dimentichi la lezione”.

“Forse è inevitabile che il passare degli anni cancelli emozioni, sensazioni, consapevolezza, il ricordo di quegli errori e di quegli orrori: per questo sono importanti e hanno un senso profondo i “Viaggi della memoria” e il continuare ad ascoltare, come questa mattina, i racconti di chi ha vissuto quell’epoca. Così, infatti, possiamo tramandare da una generazione all’altra la consapevolezza che il male fa male: a tutti”.

E’ quanto ha detto questa mattina la presidente della Provincia di Reggio, Sonia Masini, intervenendo in occasione del Giorno della Memoria al Teatro Ariosto, dove si sono riuniti gli studenti che partecipano al progetto “Viaggio della memoria” promosso da Istoreco.

“Voi siete straordinari – ha aggiunto la presidente Masini rivolta ai ragazzi in platea – e smentite i tanti luoghi comuni che siamo costretti a sentire sui nostri giovani. Oggi è più difficile comprendere il senso delle cose, orientarsi in questo mondo con spirito critico. Siamo, siete bombardati da innumerevoli stimoli e spesso da esempi negativi di fronte ai quali occorre avere il coraggio di compiere la scelta giusta. E’ un percorso che possiamo fare insieme tra diverse generazioni, ognuna nel rispetto dell’altra, con la forza di guardare in faccia la vita e di pensare il presente ed il futuro come una grande possibilità di vivere in pace, solidarietà ed amicizia”.

La presidente Masini ha infine rivolto un ringraziamento particolare a Mathias Durchfeld, il giovane tedesco che da diversi anni per Istoreco promuove e organizza la bellissima esperienza dei “Viaggi della memoria”: “Lui e i giovani reggiani in quel tempo che per fortuna è passato, ma che non intendiamo dimenticare, si sarebbero fatti la guerra, oggi invece sono insieme per dire ‘mai più!'”.