“Cispadana sì, ma fuori dai centri abitati”. Il caso finisce al Parlamento Europeo: primo firmatario di un’importante iniziativa, il Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi che afferma: “Ho predisposto, assieme all’amico eurodeputato Sergio Berlato, una petizione popolare da inviare al Parlamento Europeo sulla questione Cispadana”.
“Nel prossimo fine settimana – ha spiegato – assieme a tanti consiglieri comunali e semplici cittadini apriremo i nostri gazebo nelle piazze della Bassa per chiedere una firma utile, affinché anche l’Unione Europea, così attenta alla salvaguardia del territorio, possa esprimersi. Una volta presentate le sottoscrizioni, la petizione sarà vagliata dall’apposita Commissione del Parlamento Europeo e, se approvata, potrà dar corso ad un’indagine preliminare ed eventualmente sfociare nell’adozione di provvedimenti volti a risolvere il problema. In più occasioni – ha detto ancora Aimi – è stata denunciata la necessità di studiare un’alternativa a questo tracciato che prevede la costruzione di un’arteria autostradale da almeno 4 corsie su un percorso, vecchio di 47 anni e pensato per una superstrada. Le giunte di centrosinistra, tanto per non perdere le “buone” abitudini, hanno fatto orecchie da mercante, ignorando completamente le tante istanze della gente e gettando così alle ortiche il prezioso lavoro svolto dai comitati. Risultato: ancora una volta la volontà popolare è stata tradita, proprio da quegli esponenti politici che non perdono occasione per raccontare, solo a parole, di essere vicini alla gente. Nella primavera del 2008 – ha rincarato Aimi – l’autostrada sembrava in dirittura di arrivo con le ruspe pronte al via e invece “nisba”. Chiavetta girata e ruspe in garage. Oggi è ancora tutto fermo, forse a causa delle elezioni comunali prima e regionali poi, circostanza che paradossalmente ci mette in condizione di bussare al Parlamento Europeo. Nel frattempo, l’unica vera novità è il possibile passaggio di un ex sindaco DS-PD alla guida di Ati A22, il ramo della società Autobrennero che dovrà realizzare la Cispadana. Singolare destino di chi, bocciato dagli elettori, si ritroverebbe dopo pochi mesi riciclato nella veste di supermanager. Certi miracoli laici sono una straordinaria prerogativa della sinistra. La Cispadana invece è necessaria. Va bene come autostrada, ma non può zigzagare tra i centri abitati. Basterebbe solo il buonsenso per scegliere il passaggio a Nord del tracciato. Il Partito Democratico deve chiarirsi una volte per tutte al suo interno: no al gas di Rivara, sì al gas di scarico? Sappiano lor signori che anche la decenza ha un limite. Il mio ‘no’, lo ribadisco, non è mai stato e non sarà mai ad intermittenza. Con questa petizione viene offerta ai cittadini della Bassa un’opportunità difficilmente ripetibile, per questo – ha concluso Aimi – ci attendiamo una concreta adesione in difesa degli interessi, non solo materiali, di un’intera comunità”.