Una situazione positiva e incoraggiante, nonostante la pesante crisi economica e che fa ben sperare anche per il periodo dei saldi. E’ quanto emerge dall’indagine sui consumi e gli acquisti dei modenesi condotta da Confesercenti, durante il periodo natalizio. Un monitoraggio accurato che ha caratterizzato l’intero mese di dicembre, fino alle porte del periodo dei saldi e che ha consentito di fotografare la chiusura di un anno difficile per l’economia modenese, caratterizzato da un clima d’incertezza e da un andamento dei consumi decisamente fiacco.

Il 53% delle imprese intervistate segnala una complessiva tenuta nell’andamento delle vendite – In linea col medesimo periodo dello scorso anno – a cui si unisce il 17,3% dei soggetti interpellati che ha registrato un aumento delle vendite. A fronte quindi di una percentuale di oltre il 70% d’imprenditori che esprime un parere positivo e di una flessione nelle vendite che è stata riscontrata da poco meno del 30% degli intervistati, si può quindi esprimere un giudizio positivo sull’andamento complessivo degli affari nella fine del 2009.

I settori analizzati

L’indagine ha interessato 110 imprese associate a Confesercenti in tutta la provincia, intervistando i titolari di negozi operanti in 9 diversi settori: alimentare, giocattoli, libri, profumi, abbigliamento, elettronica di consumo, telefonia, elettrodomestici e-commerce, oltre naturalmente 22 pubblici esercizi, tra bar e ristoranti e per la prima volta anche gli operatori del mercato ambulante. Tre le domande rivolte ai titolari delle imprese per avere un quadro della situazione: qual è stato l’andamento delle vendite rispetto all’anno precedente, quali i prodotti più richiesti e quali invece hanno subito la maggiore contrazione.

L’andamento dei singoli settori

La stabilità nelle vendite prevale in tutte le categorie merceologiche con segnali di aumento del volume di affari per quanto riguarda gli alimentari, la vendita di elettronica di consumo, telefonia e libri. Stabili i prodotti di profumeria, mentre la flessione più significativa è quella registrata per l’abbigliamento.

Trend stabile con punte di leggero aumento anche per bar e ristoranti: complessivamente ristoranti, pizzerie e bar segnalano un 77% di consumi stabili o in aumento, a fronte di un 23% degli operatori che evidenzia invece una flessione. In ribasso, al contrario, gli affari per gli operatori del commercio ambulante, penalizzati soprattutto dal maltempo che ha caratterizzato il periodo. con l’eccezione dell’abbigliamento per bambini, per tutti gli altri – abbigliamento uomo, donna, accessori, biancheria per la casa e casalinghi – si registrano forti flessioni con punte fino al -40%.

I più venduti

Analizzando invece le diverse merceologie più vendute, tra gli alimentari spiccano quelli legati alla tradizione del Natale e della nostra provincia: zamponi e cotechini che continuano ad essere un classico per le tavole delle feste, come del resto i panettoni. Incremento nelle vendite anche per quanto riguarda formaggi, agnello, pesce, prodotti alimentari in offerta e spumante, mentre c’è stata una certa rinuncia da parte dei consumatori nell’acquisto di salmone, caviale, anguilla e vini esteri. In calo anche le ceste natalizie. Se in tavola reggono le tradizioni, il mondo dei giocattoli e dei divertimenti ha fatto registrare un aumento di vendite per le costruzioni, i giochi di società e i giochi elettronici. Per rimanere nel campo dell’elettronica in leggera ascesa anche la vendita di telefoni cellulari, I Phone e lampade a basso consumo energetico, accessori, pc portatili e tv digitali, mentre si fermano gli acquisti di grandi elettrodomestici (impianti stereo, aspirapolvere, etc.) e computer da tavolo.

Tra i settori che registrano un andamento più positivo troviamo quello dei libri, dove la narrativa, i libri per ragazzi e quelli di attualità rimangono le tipologie più vendute; positive poi le vendite di cosmetici e profumi come quelle di anelli e bracciali, in calo invece i monili più costosi, L’abbigliamento, purtroppo rimane il settore che complessivamente registra la flessione maggiore: le vendite hanno riguardato esclusivamente maglioni, e più in generale abbigliamento di stagione come sciarpe e guanti, mentre continua la discesa di intimo, capi spalla e pantaloni: la speranza comunque dei commercianti del settore moda è che i saldi invernali che hanno preso il via in questi giorni possano risollevare le vendite.

Per quanto riguarda infine i pubblici esercizi, confermata la tendenza registrata già lo scorso anno di una diffusa abitudine a mangiare fuori casa nel periodo natalizio, compresi i giorni di festa come Natale e Santo Stefano. Colazioni e prodotti da banco continuano ad essere una piacevole abitudine per i modenesi, la classica pizza, i pranzi e i cenoni delle feste rimangono una costante insieme ai piatti a base di pesce.

I dati raccolti restituiscono, sottolinea Confesercenti Modena, l’immagine di un commercio locale che mantiene le posizioni in linea con l’anno precedente: nonostante le previsioni negative e la difficile situazione economica diffusa non si è verificato l’atteso e temuto stop dei consumi, e al contrario invece commercianti e gestori di pubblici esercizi evidenziano nella maggior parte dei casi una tendenza alla stabilità e alla crescita delle vendite, tracciando quindi un quadro sostanzialmente positivo. Aspetto importante: dall’indagine sono emersi stili di consumo caratterizzati da maggior attenzione e sobrietà negli acquisti con un’attenzione particolare al rapporto qualità-prezzo.