Una nuova cultura della salute, un nuovo modo di affrontare le tematiche relative alla cura e migliorare così l’intero benessere sociale. Sono i temi alla base di MoviMenti – Teatri della Salute, il primo grande progetto di valorizzazione delle produzioni teatrali volute dai Dipartimenti di Salute mentale e dipendenze patologiche di Bologna, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia e Piacenza.
L’iniziativa di promozione è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna (assessorato alla Cultura e assessorato Politiche per la salute), Servizio sanitario regionale con i Dipartimenti di Salute mentale e dipendenze patologiche delle Aziende Usl, Istituzione “Gian Franco Minguzzi”, associazione “Arte e Salute onlus”.
MoviMenti, all’interno della più ampia cornice del progetto “Teatro e salute mentale”, si concretizza in una tournèe di 5 compagnie, che toccheranno 13 piazze dell’Emilia-Romagna, il festival DiversaMente (dal 24 al 29 novembre a Bologna) e una serie di incontri.
In seno al progetto di promozione nasce inoltre Teatralmente.it: un sito-palcoscenico in costante aggiornamento per presentare e promuovere i progetti teatrali prdotti dai Dipartimenti.
Il complesso di iniziative è stato presentato questa mattina in Regione, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato tra gli altri gli assessori regionali alle Politiche per la salute, Giovanni Bissoni, e alla Cultura, Alberto Ronchi.
“Consideriamo questa una esperienza fondamentale per i processi di cura e riabilitazione delle persone con sofferenza psichica – ha detto l’assessore Bissoni -. Per questo investiamo risorse importanti. Credo siano soldi spesi bene perché servono a rafforzare un processo assistenziale e di sviluppo della creatività che si dimostra efficace”. “Stiamo facendo il nostro mestiere con un po’ di fantasia e la capacità di recepire le proposte che ci sono arrivate dagli operatori dei Dipartimenti di salute mentale e dai familiari delle persone con disturbi psichici”, ha aggiunto Bissoni.
Ronchi ha sottolineato “il risultato dell’interazione tra progetto culturale e socio-sanitario”, quindi ha tra l’altro posto l’accento sulla valenza di “un progetto che serve anche per ricordare l’utopia realizzata di Basaglia: il nostro è un Paese che troppo spesso e troppo in fretta dimentica le cose più importanti della sua storia moderna e la Legge Basaglia, peraltro ancora attualissima, è una di queste”.
MoviMenti germina dalla necessità di promuovere una corretta informazione sulla salute mentale, riconoscendo il teatro come un’importante risorsa per le sue funzioni di riabilitazione e socializzazione, portando lo stesso pubblico a considerare la qualità artistica degli spettacoli proposti dalle compagnie dei Dipartimenti.
Il teatro, utilizzato da alcuni anni dai Dipartimenti di salute mentale per scopi terapeutici, nel corso del tempo si è rivelato un significativo strumento per la promozione del benessere individuale, una risorsa capace di facilitare la costruzione di ponti per sviluppare comunità, cultura e occasioni di formazione.
MoviMenti porta compagnie miste, con attori professionisti e attori utenti dei Servizi di salute mentale, nell’ambito di processi di collaborazione tra i teatri e le compagnie del territorio capaci di coinvolgere nuovi spettatori, e di alimentare originali percorsi di creazione di cultura. Un incontro tra arte teatrale e psichiatria che si rivela fertile per entrambi, innescando un confronto in maniera dialettica, capace di vivificare anche il mondo teatrale.
Il progetto Teatro e Salute Mentale
Il progetto regionale Teatro e salute mentale è finanziato e promosso dalla Regione Emilia-Romagna (con 600 mila euro dall’assessorato alle Politiche per la salute) e dai Dipartimenti di Salute mentale di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara, Piacenza, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Rimini e Imola. Il progetto è gestito e coordinato dagli stessi dipartimenti di Salute mentale.
Nato nel 2008, il progetto prevede attività laboratoriali, produzioni di spettacoli teatrali, momenti di formazione per operatori del settore, azioni di sensibilizzazione rivolte a studenti e cittadini e incontri formali ed informali fra attori, associazioni di familiari.
Finora, il progetto (dati giugno 2009) ha coinvolto nelle attività 281 utenti; sono state realizzate più di 2000 ore di laboratorio; agli spettacoli hanno assistito oltre 3000 spettatori (dati relativi a soli tre Dipartimenti) ai quali si aggiungono oltre 700 persone che hanno preso parte ad eventi pubblici realizzati a livello locale.