Pene confermate in appello per i due giovani anarchici romeni arrestati alle prime ore del 27 maggio scorso dopo che – secondo l’accusa – avevano reagito con violenza e picchiato tre poliziotti durante un controllo della Digos in via San Vitale, nei pressi del circolo anarchico ‘Fuoriluogo’. Per R.N., 29 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, sono stati confermati i sei mesi di carcere ma, con parere favorevole del Pg Luigi Persico, sono stati concessi gli arresti domiciliari nell’abitazione di alcuni amici studenti, dove trascorrerà – in questo modo – l’ultimo mese di pena. Confermati i tre mesi con la sospensione condizionale della pene per I.A.S., 26 anni, incensurata. I due sono difesi dall’avv.Ettore Grenci. L’accusa era di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In prima grado la pena era stata patteggiata. Durante l’udienza davanti al Palazzo di giustizia si è tenuto un presidio di una ventina di compagni dei due anarchici.
Intorno alle 4 di mattina del 27 maggio, secondo quanto aveva ricostruito la Questura, una pattuglia della Digos aveva deciso di controllare quattro giovani, due ragazzi e due ragazze, che erano sotto il portico e avevano alcuni zaini. Una coppia non aveva opposto resistenza, mentre i due romeni avevano cominciato a insultare gli agenti, rifiutando di fare perquisire le borse e tentando di entrare nella sede del circolo. Uno dei due poliziotti – sempre secondo l’accusa – era stato colpito al torace, riportando un trauma guaribile in tre giorni, mentre cercava di bloccare il romeno. Le percosse sarebbero proseguite anche nei confronti degli equipaggi delle due ‘volanti’ arrivate in supporto: un agente sarebbe stato morso a una mano dalla ragazza – sette giorni di prognosi- un altro aveva riportato contusioni guaribili in cinque giorni.