ascom_confcommercio_bolognaAscom Bologna – dichiara il Presidente Enrico Postacchini – continua a sollecitare Governo e Parlamento affinchè, nella prossima legge finanziaria attualmente in discussione o nei provvedimenti collegati, sia abolita la norma fiscale che aumenta di fatto le imposte a carico delle imprese in forma di società per azioni e a responsabilità limitata, a causa del limite alla deducibilità degli interessi passivi bancari, introdotto con la dichiarazione dei redditi relativi all’anno scorso. La disposizione – continua Postacchini – stabilisce in sintesi che gli interessi passivi su fidi e prestiti bancari siano deducibili dal reddito d’impresa solo in parte – entro il 30% del risultato operativo lordo oltre a una modesta franchigia transitoria – e non più nella loro sostanziale interezza, come accadeva invece fino al 2008. A causa di questo nuovo meccanismo, le imprese continueranno a pagare tasse sugli interessi passivi bancari che stanno sostenendo nell’anno in corso, con evidente, ingiusta e incomprensibile penalizzazione.

A ciò – prosegue il Presidente di Ascom Bologna – si aggiunge, a causa di pasticciati interventi normativi sulla commissione di massimo scoperto, il nuovo onere bancario della commissione di disponibilità fondi, per la messa a disposizione di fidi, indipendentemente dal loro utilizzo. Esso può arrivare sino al 2% annuo dell’importo dell’affidamento, oltre ovviamente al pagamento degli interessi. Il Governo deve evitare che le imprese subiscano effetti tanto iniqui, proprio nel momento in cui il sistema produttivo e commerciale è alle prese con la pesante crisi economica ed occupazionale ed è per questo che Ascom Bologna sollecita ancora una volta la veloce adozione di un provvedimento che neutralizzi l’applicazione sia della norma fiscale sia di quella bancaria.

Sarebbe – conclude Postacchini – un segnale veramente tangibile, concreto e di piena vicinanza alle imprese, qualunque sia la loro attività economica e senza distinzioni fra settori produttivi di appartenenza.