“Un grazie di cuore al sistema regionale di protezione civile”. Il presidente della Regione Vasco Errani ha parlato oggi nell’aula dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna riunita per un riconoscimento al sistema regionale della protezione civile per il ruolo svolto nelle attività di soccorso e assistenza alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile scorso. “Noi cercheremo di essere all’altezza del vostro impegno e dei vostri sentimenti e non ci dimenticheremo, dopo l’emergenza, del lavoro che ancora bisogna fare per la ricostruzione e per dare una possibilità di speranza e futuro alle persone che lì vivono”.
Errani, rivolto direttamente anche ai molti rappresentanti della protezione civile presenti all’assemblea, ha ricordato gli oltre 2600 volontari impegnati, intervenuti con un tempo di reazione dall’emergenza straordinario, allestendo in meno di 24 ore un campo che è stato un esempio per tutti gli altri e chiamati a gestire tre campi, tra cui quello di Piazza D’Armi, il più complesso della zona. “L’esperienza de L’Aquila – ha detto Errani che ha parlato dopo la presidente dell’assemblea legislativa Monica Donini – rappresenta il modo in cui intendiamo il lavoro della protezione civile: di grande qualità, integrato in un sistema coerente con la protezione civile nazionale che ha il ruolo di comando, mettendo al primo posto il sostegno alle persone, senza riflettori né esercizi muscolari né logiche politiche. Questo è lo spirito della protezione civile dell’Emilia-Romagna, ovunque vada”.
Errani ha ringraziato i volontari, “migliaia di donne, uomini e giovani che decidono di lavorare gratuitamente e generosamente per costruire una rete che ci rende oggi orgogliosi di poter intervenire, anche a Messina”, dove la protezione civile dell’Emilia-Romagna è presente per supportare l’attività di coordinamento delle operazioni di soccorso della Regione Sicilia. Il presidente ha aggiunto: “Questo è un giorno di festa segnato dalla vicenda di Messina, che ci impone di guardare in modo diverso il governo del territorio. Non dobbiamo fare l’errore di considerare l’emergenza come un sistema permanente di questo Paese. La protezione civile è una grande e importante risorsa, su cui contare e investire, ma ciascuno deve fare la propria parte. Serve una strategia nazionale contro il dissesto idrogeologico. Occorre un piano straordinario, integrato tra Stato, Regioni e enti locali, per una ricostruzione del territorio che sia accettabile dal punto di vista dell’assetto territoriale, per far fare un salto di qualità al Paese”. Errani ha auspicato che a partire dalla finanziaria del 2010 il Governo metta a disposizione le risorse necessarie per avviare gli interventi necessari.
Per il futuro, ha detto Errani, “vogliamo rimanere a L’Aquila per contribuire, in forme concrete e concordate, alla ricostruzione. D’accordo con la regione Abruzzo e con gli enti locali, il nostro intervento sarà la realizzazione di una centrale operativa del 188 tecnologicamente avanzata a L’Aquila e un nuovo Polimabulatorio di base a Villa Sant’Angelo. Lo faremo con risorse regionali, del territorio e anche grazie alle sottoscrizioni private che sono arrivate a 900 mila euro e speriamo crescano ancora”.