Nel corso degli scavi per la realizzazione del parcheggio interrato al Novi Sad, sono stati individuati alcuni reperti archeologici, mattoni e frammenti di oggetti in terracotta, nei diversi strati del terreno fino ad una profondità di circa 7-8 metri. Sono state scoperte anche canalizzazioni di epoca romana che sono al momento allo studio dei tecnici della soprintendenza, sia in relazione alle caratteristiche costruttive che, soprattutto, alla funzione, per ora sconosciuta.
Gli scavi, fin dall’inizio, sono stati monitorati costantemente da uno staff di archeologi sotto la direzione del Soprintendente per i beni archeologici dell’Emilia Romagna Luigi Malnati, con la collaborazione dei funzionari dott. Labate e dott.ssa Locatelli.
I ritrovamenti hanno comportato l’adozione di tecniche di scavo stratigrafico, una modalità che pur interferendo con l’attività di cantiere ne consente comunque la continuazione. I lavori, infatti, stanno sostanzialmente proseguendo con regolarità: sono già stati eseguiti gli scavi per la realizzazione delle paratie di contenimento della struttura del parcheggio e sono cominciate le operazioni per l’asportazione del terreno nella parte nord del parcheggio stesso.
Si tratta in ogni caso di una necessaria e importante occasione di studio del sottosuolo di Modena immediatamente esterno alla città romana.
Anche il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena segue con attenzione, anche in previsione di eventuali sviluppi futuri di valorizzazione e presentazione pubblica. Tutte le attività di cantiere, inoltre, vengono periodicamente documentate con immagini e testi disposti sulla recinzione del cantiere, in particolare nella zona prospiciente il Foro Boario.
(foto: archivio)