Esibizioni, gare, prove, anche di alto profilo ma niente case automobilistiche che hanno tutte dato forfait al Salone. L’edizione del 2009 dunque ci sarà, ma sarà ridotta negli spazi (solo 7 padiglioni pù la parte esterna per la gare), e nei tempi: solo dal 4 all’8 dicembre (anzichè fino al 13). Giada Michetti, Ad della Promotor International, la società del gruppo francese Gl Events che organizza il Salone, in una conferenza stampa convocata a Bologna ha chiarito la situazione dopo che si rincorrevano le voci di una possibile cancellazione della rassegna per il no delle Case automobilistiche. Ha parlato ugualmente di ”una edizione straordinaria” che torna ”alla pura passione dei motori” come quando il Motorshow nacque a metà degli anni ’70.
Michetti ha ripercorso la storia di questi mesi e delle diverse offerte con sconti e facilitazioni avanzate alle case perche’ accettassero, ma alla fine è arrivato il no. Un ruolo importante lo ha giocato la Fiat – ha spiegato Michetti – perchè il no della casa di Torino ha avuto un ”effetto domino” sulla decisione degli stranieri che non vengono ad un ”salone dove non c’è la casa nazionale”.
”L’Italia rischia di diventare un paese continentale senza un Salone dell’auto, non può permettersi di perdere una manifestazione che mette al centro il pubblico che compra automobili”, ha aggiunto Michetti che fra le difficoltà di organizzazione ha messo in campo non solo la crisi economica (ha ricordato le difficoltà incontrate dagli altri Saloni), ma anche la battaglia fra i quartieri fieristici e le voci di un possibile nuovo salone a Milano nel 2010.
Resta il fatto che Promotor voleva a tutti i costi organizzare anche nel 2009 il MotorShow a Bologna (dove è azionista della Fiera) e che questa ci sarà. Fra gli appuntamenti in calendario – il programma più dettagliato che sarà reso noto a novembre – quello con il Ferrari day con gare e pit stop per il 5 dicembre e quello con il Memorial Bettega per il 7 e 8 dicembre con auto e piloti di Citroen, Subaru, Ford.
Gli organizzatori si dicono convinti che il grande pubblico, composto in prevalenza di giovani che venivano da tutta Italia ci sarà anche quest’anno. Sicura la riduzione del costo del biglietto. Si parla di 12 euro.