medici_pressioneL’Ausl non paga la bolletta dell’energia elettrica e il poliambulatorio è rimasto al buio. A riferire dell’episodio accaduto oggi a Bologna al poliambulatorio Carpaccio è il capogruppo del Pdl a Palazzo D’Accursio Lorenzo Tomassini che parla di “grave inefficienza amministrativa delle Istituzioni bolognesi”.

 “Per quanto riferitomi da un operatore sanitario, alle 11 di oggi alcuni addetti della società distributrice l’energia si sono recati presso la struttura per bloccare i contatori di elettricità – racconta il consigliere – Da informazioni assunte, si sarebbe appurato che la rigida presa di posizione dipenderebbe dal mancato pagamento di pregresse fatture di somministrazione”. A fare le spese del problema, sottolinea Tomassini, “sono stati oltre un centinaio di cittadini che diligentemente avevano prenotato svariate visite e che si sono visti rispediti al mittente dall’imbarazzatissimo personale medico”.

 L’Enel, spiega di aver ”effettivamente inviato i suoi tecnici presso la sede Ausl per effettuare il distacco della fornitura”, ma che, ”una volta verificato l’effettuato pagamento delle bollette in sospeso, ha provveduto immediatamente a riallacciare l’utenza”.

“Da quanto appreso – prosegue Tomassini – parrebbe che la  società alla quale sono stati affidate in appalto le formalità connesse ai pagamenti, abbia dimenticato o ritardato l’evasione dell’incombente. Al di là della gravità del fatto, per il quale ci aspettiamo una ferma presa di posizione nei confronti dei responsabili che hanno causato disservizi ai cittadini e danni all’Azienda Sanitaria, ci chiediamo il motivo per il quale esistano simili rapporti di delega tra istituzioni e società private”. “E’ mio fermo intendimento – promette, infatti, Tomassini – appurare la natura e l’oggetto del contratto che lega la società all’Ausl e, soprattutto, l’entità del corrispettivo pagato alla cooperativa per il disservizio”.