Il Pm di Bologna Lorenzo Gestri ha chiesto al Gup Marinella De Simone la condanna a sei anni, con il rito abbreviato, per omicidio preterintenzionale per M.T., 36enne accusato per la morte – l’8 settembre 2008 in un gioco erotico a Baricella – di Andrea, triestino di 31 anni. Il difensore, avv. Gianluigi Lebro, ha chiesto invece la derubricazione del reato in omicidio colposo, seppure grave. Il giudice dovrebbe decidere al termine delle prossima udienza in programma il 9 ottobre. L’uomo è agli arresti domiciliari.Andrea morì per asfissia durante una pratica ‘bondage’. L’autopsia definì un quadro che conferma la versione del gioco erotico finito male. M.T. aveva fornito agli inquirenti versioni diverse dei fatti: inizialmente aveva parlato di suicidio del compagno, poi aveva confessato di aver involontariamente provocato la morte del trans tirando almeno cinque volte la catena, su richiesta della vittima. Davanti al giudice, nel corso dell’interrogatorio di convalida, sostenne poi di aver legato Andrea su sua richiesta e poi di averlo lasciato solo, non accorgendosi che fosse morto.
Vittima e indagato si erano conosciuti via Internet. Secondo il racconto dell’accusato era stata Alice (così si faceva chiamare Andrea) a introdurlo alle pratiche estreme. Ma secondo le indagini già prima che i due si conoscessero, nel computer di M.T. c’erano evidenti tracce di frequentazione di quel mondo.