tempolibero-spiaggiaCon le province di Forlì-Cesena e Ravenna 1/a e 2/a il primato del benessere in Italia – seconda la classifica del Sole 24Ore – va alla Romagna. Il quotidiano ha misurato il Bil, ‘Benessere interno lordo’, che tende a verificare la qualità della vita e va oltre il solo criterio del pil. Forlì-Cesena ha 170,4 punti, Ravenna 169,5. Rimini è 8/a con 162,1 punti. Tra le province della regione seguono Parma (13/a, 139,5 punti), Bologna (24/a con 123,1), Piacenza (29/a con 119,1), Modena (33/a con 116,6), Reggio Emilia (36/a con 115,6) e Ferrara (50/a con 104,8).

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In merito alla nuova graduatoria sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 ore e redatta sulla base del cosiddetto ‘Benessere Interno Lordo’ (BIL), il Consigliere regionale del PDL, ha dichiarato: “Dopo essere stata classificata dal Sole 24 ore come ultima in regione per criminalità, per numero di clandestini, per numero di detenuti stranieri, oggi Modena si scopre anche pecora nera in Emilia Romagna anche per quanto riguarda la qualità della vita. Il disastro Pighi continua. E’ bastato introdurre alcuni parametri di valutazione in più come la sicurezza economica e personale, e la qualità ambientale, per fare sprofondare Modena al 33° posto della classifica, nazionale, dietro alle principali altre città capoluogo della regione. Purtroppo i dati ci danno ragione. Modena è prima nelle cose che non vanno, e ultima per quelle che vanno. Invece di bloccare declino economico e sociale, Pighi lo ha accelerato portandolo ormai ad un punto di non ritorno. L’Amministrazione modenese non regge nemmeno il confronto con altre amministrazioni di centro sinistra di altre città dell’Emilia-Romagna in cui le cose vanno decisamente meglio”.

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“La classifica pubblicata oggi dal Sole24Ore” – afferma Mauro Manfredini, Capogruppo in Regione ed in Comune a Modena della Lega Nord – “ci dà l’ennesima conferma di come a Modena e provincia la qualità della vita lasci molto a desiderare rispetto al resto della Regione. Nessuna sorpresa purtroppo. Da tempo noi della Lega Nord” – sottolinea Manfredini – “lamentiamo la scarsa capacità delle Istituzioni modenesi di mettere a punto strategie mirate per affrontare i problemi che da vicino riguardano le famiglie e i giovani, e da più parti arrivano conferme in tal senso. Tra i diversi parametri che fanno scivolare Modena dietro ad altre province regionali, relegandola solo al 33esimo posto,” – continua l’esponente del Carroccio – “anche la sicurezza, vero e proprio tallone d’Achille di diverse amministrazioni modenesi di centro-sinistra, in primis della Giunta Pighi, capace solo di dare vita ad iniziative limitate nel tempo, come la recente Task force. Per strategie di questo tipo sarebbe stata necessaria una continuità ed altresì un coordinamento con le altre Forze dell’Ordine che operano sul territorio, al fine di evitare gli spiacevoli incidenti dei giorni scorsi.  A questa grave criticità” – conclude il Consigliere leghista – “si vanno poi ad aggiungere le fallimentari politiche ambientali e sociali che in questi anni si sono succedute sia in Provincia che nel Comune di Modena”.