cardinale_InnocentiUn legame di particolare stima e affetto univa il cardinale Antonio Innocenti a Soliera. L’alto prelato, che è mancato un anno fa il 6 settembre 2008 all’età di 93 anni, ha indicato la cittadina emiliana nel suo testamento come beneficiaria di un dono di particolare valore simbolico: lo zucchetto rosso che lo qualificava come cardinale.Il sindaco Giuseppe Schena ha annunciato che il prezioso dono verrà messo a disposizione della parrocchia di San Giovanni Battista domenica 13 settembre, in occasione della giornata conclusiva della 160^ sagra della Madonna del Rosario.

Il cardinale Innocenti, più volte ospite della parrocchia e della città di Soliera, aveva intrattenuto positive relazioni con l’amministrazione comunale, partecipando in particolare alla cerimonia del conferimento della status di città attribuito dal Presidente della Repubblica Scalfaro nel 1992.

Innocenti era nato a Poppi nel 1915, in provincia di Arezzo. Giovane sacerdote durante la seconda guerra mondiale, aveva contribuito in prima persona a salvare numerose persone dalla deportazione e per questo era stato ad un passo dalla fucilazione da parte dei tedeschi con l’accusa di favoreggiamento.

A partire dagli anni Sessanta, Innocenti era stato spesso inviato all’estero per conto del Vaticano: nei Paesi Bassi, in Egitto, in Siria, a Gerusalemme, quindi a Bruxelles e a Strasburgo, chiamato a rappresentare la Santa Sede nel periodo dei primi passi del Consiglio d’Europa.

Nel 1964 divenne consigliere presso la nunziatura apostolica a Parigi dove rimase per diversi anni, facendo esperienza anche dei primi fermenti del movimento del sessantotto. Era stato quindi nominato nunzio apostolico in Paraguay.

Rientrato in Italia, nominato cardinale nel 1985, negli ultimi anni del suo magistero Innocenti aveva ricoperto le cariche di presidente della Pontificia Commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa e di presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.