carabinieri_5I Carabinieri di Modena hanno tratto in arresto un cittadino marocchino 24enne, clandestino, in esecuzione di una ordinanza di revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo, emesso il 12 agosto scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, dovendo espiare due mesi e venti giorno di reclusione più 2.000,00 € di multa per violazioni della normativa sugli stupefacenti.

Nel pomeriggio di ieri, a seguito di denuncia sporta da un tunisino 44enne residente a Castelnuovo Rangone, presidente di una cooperativa di facchinaggio, che riferiva essere stato minacciato nella mattinata da tre giovani, due ragazzi, uno dei quali armato di pistola e una ragazza, che pretendevano di subentrare alla sua attività di facchinaggio all’interno di un’azienda del luogo, i Carabinieri della locale Stazione hanno rintracciato e tratto in arresto gli autori del gesto intimidatorio per detenzione e porto in luogo pubblico di armi e munizioni da guerra e comuni.

Si tratta di due albanesi, il primo 28enne residente a Serramazzoni, nullafacente, pregiudicato, il secondo 23enne, residente a Vignola, nullafacente, pregiudicato e di una ragazza 16enne residente a Castelvetro di Modena.

I tre, a seguito della completa descrizione fornita dalla vittima, sono stati indivduati e fermati in via della Pace a Castelnuovo Rangone, sottoposti a controllo e trovati in possesso di una pistola marca Beretta cal. 7.65, completa di caricatore con 2 cartucce e di un fucile mitragliatore, verosimibilmente residuato del 2° conflitto mondiale ma perfettamente efficiente, completo di caricatore con 10 cartucce, occultati nel bagagliaio dell’autovettura su cui viaggiavano. La pistola è risulta essere oggetto di furto denunciato a Pieve di Cento (FE). I due giovani sono stati tradotti presso il carcere di Sant’Anna, mentre la ragazza presso il Centro di Prima Accoglienza a Bologna.

I Carabinieri di Vignola hanno tratto in arresto un 33enne originario dello Sri Lanka, residente a Vignola, operaio, incensurato, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti presso la piscina comunale di via Portello, su segnalazione di avventori che avevano sorpreso l’uomo nell’atto di compiere gesti di autoerotismo dinanzi a donne e bambini ivi presenti.

L’uomo, avvicinato dai militari recatisi sul posto, per sottrarsi all’identificazione, li ha aggrediti, venendo immobilizzato dopo breve colluttazione. E’ stato altresì deferito per i reati di corruzione di minorenni, molestia o disturbo alle persone e rifiuto dello straniero di fornire proprio documento identificazione.