Quella appena trascorsa per gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è stata la più calda notte del 2009.
Con una temperatura minima di 26.1°C presso l’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma a Modena si è superato il picco di quest’anno di 25.5°C il 16 luglio, un valore decisamente anomalo per la “notte più calda dell’anno”. Per gli amanti delle statistiche, fedelmente riportate negli annali della centottantennale serie storica dell’Osservatorio Geofisico universitario, è il secondo più alto valore notturno registrato nella terza decade di agosto, superato solo di poco dai 26.2°C del 30 agosto 2003.
“Quella – ricorda il meteorologo Luca Lombroso – fu l’ultima fiammata della ben nota estate eccezionale che abbiamo avuto quell’anno, a cui seguì una rottura definitiva dell’estate, rottura che invece quest’anno resta lontana e indeterminata. Pur confermandosi infatti la relativa rinfrescata con qualche temporale fra sabato e domenica, la prossima settimana le temperature torneranno a rialzarsi gradualmente a 31-34°C. Ma prima, godiamoci i tranquilli 28-30°C di domenica!”.