“La scelta della trentina Ata Group spa da parte di Enìa, per la costituzione di una partnership che ha dato vita alla società Enìa Solaris per la produzione di energia da fonti rinnovabili è avvenuta sulla base di criteri ben precisi e del tutto trasparenti”.
“Al fine di consolidare il ruolo di Enìa nel campo delle energie rinnovabili e considerato che ancora non avevamo prodotto un megawatt da fonti rinnovabili, avevo dato input all’amministratore delegato Andrea Viero di avviare rapidamente una prima fase di interventi in questo settore, perché mi sembrava giusto che un’azienda dell’importanza e delle dimensioni di Enìa si rafforzasse in questo ambito. Raccolte e sottoposte al cda di Enìa varie offerte, la scelta è caduta su Ata Group. L’offerta di quest’ultima, confrontata con le altre, ha rilevato infatti tre vantaggi: il contenuto tecnologico rilevante, le capacità di ritorno economico-finanziario alte e inoltre Ata era in grado di poter realizzare immediatamente l’impianto di produzione richiesto, in quanto aveva già a disposizione, cioè immediatamente cantierabili, le concessioni necessarie. Ciò assolveva alle nostre necessità di qualità e rapidità di investimento e realizzazione, rafforzandoci in un settore strategico per il futuro. Per queste ragioni, il cda di Enìa ha optato per l’offerta di Ata Group”.
Lo ha detto oggi il sindaco Graziano Delrio, rispondendo a un’interpellanza sul tema del consigliere Giacomo Giovannini, della Lega nord.
In merito al secondo punto dell’interpellanza, riguardante l’opportunità del ruolo di Giuliano Tagliavini, membro del cda di Enìa e del consiglio di sorveglianza di Ata, il sindaco Delrio ha detto: “Il consigliere di amministrazione Tagliavini, che – sottolineo – rappresenta i soci privati in Enìa, si è correttamente astenuto dal partecipare alla votazione sulla scelta di Ata. Il fatto poi che egli sia membro del consiglio di sorveglianza di Ata non comporta alcun conflitto di interessi, in quanto il consiglio di sorveglianza ha compiti del tutto diversi da quelli gestionali. Non vi è quindi sovrapposizione, siamo su due livelli ben distinti”.
E inoltre, ha concluso Delrio, “che possano verificarsi in futuro altre collaborazioni con la trentina Ata o con altre società in cui sono presenti membri del cda o soci di Enìa – penso al gruppo Landi o altri gruppi operanti nel campo delle energie rinnovabili – e questi possano avere rapporti con il Comune di Reggio o con Enìa, non mi sento di escluderlo. Ma nel caso di Tagliavini come in altri eventuali non mi pare non si possa ravvisare un conflitto di interessi, o quantomeno non nella misura in cui voi del centrodestra ci avete abituato in questi anni”.