Nel corso del 2008 le vittime di incidenti stradali nel territorio modenese sono state 48, 29 in meno rispetto all’anno precedente. Gli incidenti sono stati 3.367 con 4.438 feriti. Nel 2007 erano stati 3.630 con 4.884 feriti. I risultati più positivi riguardano gli automobilisti e i ciclomotoristi, mentre aumenta la mortalità dei pedoni e, soprattutto, dei motociclisti.

Sono i primi dati elaborati dall’Osservatorio sulla sicurezza stradale, gestito dalla Provincia di Modena, che confermano come sia stato raggiunto, con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2010, l’obiettivo posto dalla Commissione europea nel 2001, quando a Modena morirono sulle strade 116 persone: dimezzare in dieci anni il numero delle vittime di incidenti stradali.
«Si tratta comunque di un risultato che deve essere consolidato e ulteriormente migliorato» afferma Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità, che confrontando la serie storica sottolinea come i risultati siano «la testimonianza dell’efficacia dell’attività di prevenzione realizzata in questi anni, con interventi strutturali e con campagne di sensibilizzazione».

Per Guaitoli «il merito va anzitutto agli automobilisti stessi, che negli anni hanno cambiato il loro approccio alla guida; a tutte le forze dell’ordine, in primo luogo le Polizie municipali, che sulle strade hanno svolto un enorme lavoro di controllo e prevenzione; agli sforzi compiuti dalle scuole di ogni ordine e grado e dalle autoscuole per formare utenti della strada più responsabili». In questo contesto si inserisce «l’impegno della Provincia, degli enti locali, delle associazioni, delle categorie economiche, dell’Azienda sanitaria e dei sindacati che hanno sostenuto in questi anni campagne di informazione e sensibilizzazione verso l’intera cittadinanza. Naturalmente non ci riteniamo assolutamente soddisfatti per i risultati conseguiti, che pure sono importanti, dal momento che – conclude Guaitoli – il nostro obiettivo, per quanto appaia ancora difficile da raggiungere, rimane la mortalità zero sulle strade».
La maggioranza di incidenti e di feriti si registra in ambito urbano a causa della maggior densità di auto in circolazione, mentre gli incidenti più gravi sono sulle strade extraurbane, a causa della maggiore velocità. Ma in ambito urbano si registra circa la metà degli incidenti mortali, in particolare quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti. Gli orari con più incidenti si confermano quelli di ingresso e uscita dal lavoro, quando l’intensità del traffico è massima.

Allarme velocità
Nel confronto 2001-2008 dei dati sulle vittime di incidenti stradali nel modenese emerge come le categorie che hanno maggiormente contribuito alla riduzione della mortalità siano gli automobilisti (meno 85 per cento) e i ciclomotoristi (meno 78 per cento). E’ in controtendenza invece la mortalità dei motociclisti (più 114 per cento) e quella dei pedoni (più 10 per cento).
Il dato positivo dei ciclomotoristi, spiegano gli esperti dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale, conferma «l’efficacia dei corsi per conseguire il patentino realizzati anche nelle scuole superiori con la collaborazione delle scuole guida», mentre gli incidenti dei motociclisti sono spesso correlati alla velocità che rappresenta, più in generale, anche la causa diretta di circa un quinto degli incidenti stradali e la concausa di un terzo dei mortali.