E’ stata convocata per giovedì 5 febbraio (ore 9.30, sala Rossa di palazzo Malvezzi, via Zamboni, 13 – Bologna) la riunione del “Comitato del Nodo di Bologna”. All’ordine del giorno c’è “l’esame della situazione e delle
problematiche connesse all’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario e dell’Alta velocità”.


Con l’avvio, il 14 dicembre scorso, dell’Alta velocità, infatti, i disservizi sulle tratte del Servizio ferroviario metropolitano e i disagi
per i treni dei pendolari, soprattutto in alcune linee, sono diventati una costante, confermando le preoccupazioni che erano già state manifestate da più parti sulla “rivoluzione” degli orari. In particolare, i continui ritardi e le frequenti soppressioni di treni stanno mettendo a dura prova le tante migliaia di cittadini della provincia che ogni giorno raggiungono il posto di lavoro o di studio nel Capoluogo (e viceversa). Del resto, col passare del tempo la situazione non sembra affatto migliorare e stabilizzarsi in senso positivo, tanto che continuano le proteste e in diversi casi le rinunce al servizio ferroviario da parte degli utenti a vantaggio del negativo ritorno al trasporto privato.

In questo quadro, il vice presidente della Provincia Giacomo Venturi, ha deciso di convocare il “Comitato per il Nodo di Bologna”, di cui è presidente. Il Comitato, istituito nel 1994, è l’organismo preposto a
vigilare sul rispetto degli impegni assunti e sulla funzionalità dei trasporti pubblici nell’area metropolitana bolognese da parte di tutti i
soggetti coinvolti. Fanno parte del Comitato, tra gli altri, i rappresentanti del ministero dei Trasporti, gli assessori ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, i dirigenti di Rete ferroviaria italiana, di Trenitalia e della Tav.