Brutte notizie per i volontari del servizio civile: la pensione, a partire dal primo gennaio, se la dovranno pagare di tasca propria. E’ quanto
prevede il Decretone anti-crisi del governo che cancella così il beneficio della contribuzione figurativa per tutto il periodo di servizio civile.


“E’ un provvedimento incomprensibile – commenta l’on. Ivano Miglioli del Pd – che scoraggerà migliaia di giovani intenzionati a prestare la loro
opera in campi di grande rilievo sociale. E questo in un momento in cui il numero di volontari si va progressivamente riducendo”.
La norma, tutt’ora all’esame della commissione Lavoro della Camera, prevede che gli oneri previdenziali non siano più a carico dell’apposito
Fondo nazionale ma di coloro che prestano il servizio civile attraverso un sistema di contribuzione volontaria.
“La norma è talmente assurda – aggiunge Miglioli – che anche esponenti della maggioranza, come ad esempio l’on. Giuliano Cazzola, dichiarano
apertamente la loro contrarietà a mettere a carico degli interessati gli oneri di copertura, visto che il servizio civile ha nei fatti un ruolo
sostitutivo del servizio militare di leva.
Auspico che su questo terreno ci sia un’ampia convergenza tra gli schieramenti – conclude Miglioli – e che anche il sottosegretario
Giovanardi, al quale è assegnata la delega al servizio civile, dia il suo contributo alla modifica del provvedimento. In ogni caso, come Pd, ci
batteremo per ripristinare la contribuzione figurativa e incentivare in questo modo un servizio essenziale per gli stessi enti locali”.