La crisi finanziaria sta penalizzando le imprese, mettendo a rischio non solo gli investimenti, ma la stessa liquidità. Serve dunque un’iniziativa forte sul fronte del credito che ridia fiducia e slancio alle imprese. Una risposta importante viene dal mondo dei Confidi.
Si chiama UNIFIDI Emilia Romagna ed è il nuovo Consorzio fidi nato dalla fusione di 15 Consorzi della regione che si pone come il primo consorzio di garanzia in Italia per dimensioni nel mondo associativo, con quasi 1000 soci, 845 milioni di euro per 13.548 operazioni garantite annue, oltre 70 milioni di euro di patrimonio ed un capitale sociale di 30 milioni di euro.
UNIFIDI, promosso da CNA e Confartigianato con il sostegno dell’Assessorato alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna ,è organizzato su tutto il territorio regionale attraverso filiali provinciali che permettono di mantenere, pur in una dimensione regionale, il forte collegamento con le imprese del territorio.
“Nell’attuale situazione economica – ha spiegato Sergio Capatti Presidente UNIFIDI Emilia Romagna – diventa sempre più difficile l’accesso al credito per le imprese; molte banche stanno praticando una vera e propria stretta creditizia e, in ogni caso, quasi tutte stanno operando una più accurata selezione del credito che rende difficilmente praticabile l’apertura di nuove linee per investimenti e, ancor più per garantire la liquidità”.
CNA e Confartigianato dell’Emilia Romagna, promuovendo UNIFIDI mettono in campo un grande strumento che servirà ad aiutare le imprese artigiane e le piccole medie imprese ad accedere al credito alle migliori condizioni di mercato. La nascita di UNIFIDI, infatti, potrà aiutare le imprese ad assorbire e a superare meglio gli effetti della crisi economica; ma il Consorzio non dovrà essere lasciato solo in questo compito, in quanto la straordinarietà della situazione richiede uno sforzo congiunto che deve vedere il coinvolgimento degli Enti pubblici, sia a livello locale che regionale.
“Ben venga, dunque – hanno detto concordemente Gabriele Morelli Segretario di CNA Emilia Romagna e Gianfranco Ragonesi Segretario di CONFARTIGIANATO Emilia Romagna – l’accordo che Regione Emilia-Romagna, Banche e Associazioni imprenditoriali hanno sottoscritto e che vede in UNIFIDI lo strumento principe di garanzia per l’accesso al credito a breve. Tra i piccoli e medi imprenditori crescono i timori per una stretta creditizia, richieste di rientri forzati di finanziamenti erogati, riduzione di affidi e dilazioni di pagamento da parte delle banche. A tutto questo si aggiunge un altro motivo di preoccupazione: un imprenditore su 3 denuncia crescenti difficoltà nella riscossione dei crediti, con un allungamento dei tempi di pagamento che oggi sfiorano i 200 giorni ed un aumento dei clienti insolventi”.
UNIFIDI intende operare nei rapporti con gli Enti Pubblici, in termini di sussidiarietà, al fine di mettere a sistema risorse pubbliche e private, comunque definite, che consentano di realizzare volumi adeguati di attività. I principi di sussidiarietà e di integrazione funzionale improntano anche il modello organizzativo adottato da UNIFIDI Emilia Romagna che vede, oltre a una direzione regionale, una presenza su tutto il territorio, con filiali nelle diverse province e un rapporto di collaborazione con le Associazioni di categoria ed il loro sistema societario.
“L’obiettivo – ha concluso Domenico Menozzi Direttore UNIFIDI – è quello di offrire alle imprese prodotti adeguati accompagnati da una garanzia che consentano loro di accedere al credito a costi contenuti; in sostanza, di avere un’ assistenza a tutti gli effetti, che permetta alle imprese di individuare la migliore soluzione finanziaria rispetto alle proprie specifiche esigenze in un determinato momento, inquadrando le problematiche finanziarie nella gestione più complessiva dell’impresa stessa con un servizio che, anche dal punto di vista logistico, può trovare vicino”.