Rigorosi i controlli igienico-sanitari sui suini utilizzati per la produzione del prosciutto di San Daniele del Friuli (Udine). Lo sostiene il Consorzio friulano riferendosi all’attuale allarme-diossina sulle carni.

Sono condotti meticolosamente su tutta la filiera e quindi con ogni garanzia sulla commestibilitò e bontà del prodotto.

Il Consorzio del prosciutto di San Daniele – in una nota tesa a tranquillizzare i consumatori – assicura di sottostare a tutte le prescrizioni che determinano la qualità del prosciutto che nasce esclusivamente con carni provenienti dall’Italia e in particolare da suini nati allevati e macellati in dieci regioni: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Umbria, Toscana, Lazio e Abruzzo.

Il ‘suinetto’ -prosegue la nota- è tatuato entro un mese dalla nascita e la sua storia è documentata passo passo da una certificazione, e da successivi tatuaggi.