Per l’industria manifatturiera modenese i dati del terzo trimestre del 2008 tracciano un quadro congiunturale caratterizzato da un rapido peggioramento delle condizioni dei mercati. La tenuta del ciclo, almeno fino alla prima metà dell’anno, era risultata in gran parte legata alle buone performances registrate sui mercati esteri, , anch’esse oggi in rallentamento.
Dopo cinque anni di cresciti, per i prossimi mesi le previsioni restano orientate verso una flessione, con quasi tutti i principali indicatori caratterizzati dal segno meno.
E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge dai dati dell’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Modena, la quale rileva lo stato di salute di un campione statisticamente rappresentativo della popolazione delle imprese attive con 6 e più addetti.
Entrando nel dettaglio dei risultati, l’indice grezzo della produzione industriale ha segnato, tra luglio e settembre, un -2,9% rispetto al medesimo periodo del 2007. A bilancio, il dato medio dei primi nove mesi, si attesta ad un -0,5%. Rispetto alle quantità prodotte, le vendite in valore presentano un profilo congiunturale meno negativo, per quanto anch’esse in rallentamento rispetto ai mesi precedenti. In termini tendenziali (cioè rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) la variazione registrata dal fatturato, nei primi sei mesi dell’anno, è stata del +3,9%, che si contrappone al +6,4% medio del 2007. Anche in questo caso, però, il dato di settembre ha segnato una brusca inversione, chiudendo il trimestre con un -0,7% (stima provvisoria).
In prospettiva, le indicazioni fornite dall’andamento degli ordini in portafoglio delle imprese lasciano intravedere il proseguimento di questa difficile fase congiunturale anche per i prossimi trimestri. Difatti, in valore, gli ordini complessivi hanno registrato una flessione del -2,6%, sempre nel terzo trimestre, quale riflesso del -3,3% sul mercato interno e del -1,0% su quelli esteri.
A livello di singoli settori il peggioramento del quadro congiunturale è apparso piuttosto diffuso.
Più in dettaglio, il settore delle “macchine e apparecchi meccanici” ha registrato nel trimestre una contrazione dei volumi prodotti del -0,3% e un modesto aumento del fatturato del +1,1%. Più marcata la flessione rilevata per il comparto delle “lavorazioni meccaniche e di prodotti in metallo” con un -3,7% nella produzione e un -1,7% nel fatturato, nonché per il settore delle “macchine e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche” con un -3,6% nella produzione e un -5,2% nel fatturato.
Il rallentamento in corso si è presentato in modo più brusco, inoltre, per molte industrie produttrici di beni intermedi e di consumo, i cui dati tendenziali sull’attività produttiva sono risultati contrassegnati, in molti casi, dal segno meno, fin dall’inizio dell’anno. Rientrano in questo gruppo, l’industria “della fabbricazione delle piastrelle in ceramica” (-8,6% per la produzione e -4,2% per il fatturato) e dei prodotti chimici ad essa connessi tra i produttori di beni intermedi, così come anche della “maglieria” (-10,6% per le quantità prodotte e -9,6% per il fatturato) e “dell’abbigliamento” (-6,7% per la produzione e -4,8% per le vendite), per i produttori di beni di consumo.
In rallentamento anche l’attività “dell’industria alimentare” dove i relativi indici hanno segnato una diminuzione dei volumi trasformati del -1,5% e un aumento dei ricavi in valore del +1,3%, mentre, in contro tendenza, si sono rilevati i “mezzi di trasporto”, dove le vendite delle auto di lusso hanno trascinato verso l’alto la produzione media dell’intero settore (+13% per la produzione e +22% per il fatturato), e il “biomedicale” (+4,5% per la produzione e +5,3% per il fatturato), sul cui andamento ha influito la risoluzione di alcune controversie internazionali con le autorità di controllo di importanti paesi importatori. Per il biomedicale, infatti, i dati dell’ultimo trimestre rappresentano un rimbalzo rispetto a mesi di difficoltà, tanto che nella media dei primi nove mesi la variazione dei volumi prodotti si riposiziona verso un modesto aumento del +0,6 per cento.
“Non potevamo pensare – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani – che a Modena non si facessero sentire gli effetti della crisi che ha investito i mercati mondiali; ed in effetti i dati dell’indagine della Camera sul terzo trimestre 2008 confermano che le avvisaglie che si erano registrare sin dalla scorsa estate – in alcuni settori anche in epoca precedente – si sono tradotte nella realtà attuale. Credo che in questo contesto sia necessario affrontare con realismo la situazione per individuare i necessari correttivi. Ciò premesso è comunque innegabile che il sistema economico modenese abbia basi solide, circostanza che rappresenta un elemento di forza e che potrà consentire alle imprese provinciali di non essere erose dalla crisi o, quanto meno, di potervi fare fronte con ripercussioni meno negative rispetto ad altri territori. La Camera intende essere vicina alle nostre aziende ed il preventivo dell’Ente per l’anno 2009 lo conferma. Ribadisco, infatti, che sono stati stanziati circa 6,5 milioni di euro a favore ed a sostegno del sistema economico modenese, con l’impegno, in ogni caso, di mantenere il monitoraggio costante della situazione per eventualmente intervenire in corso d’anno a fronte di specifiche necessità che dovessero manifestarsi”.