È il “caso’’ del jazz italiano di oggi: tutti lo vogliono, tutti lo chiamano, tutti lo premiano con applausi scroscianti, anche i più affermati maestri del jazz. Un entusiasmo spontaneo lo accoglie dovunque si presenti con il suo sax incendiario. Eccolo finalmente al Baluardo della Cittadella, stasera alle 21.45, il grande sassofonista Francesco Cafiso, “enfant prodige” del jazz italiano insieme a Dino Rubino al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.

Classe 1989, già a nove anni Cafiso muove i primi passi facendo esperienza con musicisti di fama internazionale come Bob Mintzer, Maria Schneider e Gianni Basso.
A tredici anni, al Festival jazz di Pescara, l’incontro decisivo con il leggendario Winton Marsalis, che l’anno successivo lo porta con sé nell’European Tour 2003. È l’inizio di un’inarrestabile escalation di successi e collaborazioni con musicisti di fama internazionale. Nel 2004 a New York riceve il massimo riconoscimento dall’International Jazz Festival Organization, nella stessa occasione, per Umbria Jazz, suona accompagnato da un trio eccezionale: James Williams, Ray Drummond e Ben Riley.

Oggi, a soli diciannove anni, Cafiso dimostra una straordinaria maturità musicale e una sorprendente capacità d’improvvisazione; è di casa al mitico Lincoln Centre di New York, incide e suona con i big più celebrati, per citarne solo alcuni: Kenny Wheleer, Cassandra Wilson, Joe Cohn, Flavio Boltro, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Gianni Cazzola. Tre i dischi live già registrati per l’etichetta Philology: Very Early, Standing Ovation at Pescara Jazz Festival (in duo con Franco D’Andrea) e Concerto for Michel Petrucciani accompagnato dal Riccardo Arrighini Trio. Nel 2005 ha pubblicato per la Venus Records New York Lullaby con il suo New York quartet (David Hazeltine, David Williams, Joe Farnsworth). Nel febbraio 2007 è uscito il suo ultimo cd per la Cam Records Happy Time registrato con il quartetto italiano.

Sul palco con Cafiso un trio di musicisti incredibile: Dino Rubino (pianoforte e tromba) un altro giovanissimo talento, vincitore nel ’98 del prestigioso concorso nazionale Massimo Urbani come miglior talento emergente del jazz italiano; Riccardo Fioravanti (contrabbasso) con il suo suono preciso e corposo e le grandi doti interpretative è stato un importante collaboratore di Gorny Kramer, Mina, Ennio Morricone, Ray Charles, Enrico Rava, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e Tullio De Piscopo. Alla batteria, Stefano Bagnoli considerato all’unanimità un virtuoso nell’uso delle spazzole, da cui il significativo appellativo di Brushman, ha collaborato a tutte le produzioni teatrali e concertistiche di Enzo Jannacci dal 1994 al 2001.

Prezzi: intero15 euro – Ridotto soci Modena Jazz Club 12 euro. Il Baluardo della Cittadella è a Modena in Piazza Tien An Men.