Questa mattina alle ore 9,10 circa un autobus in servizio sulla linea 4 è stato coinvolto in un incidente all’altezza dell’incrocio tra Viale Trento Trieste e Via Malmusi. Il mezzo stava percorrendo viale Trento Trieste in direzione di Viale Moreali quando ha urtato un ciclista che stava attraversando il passaggio pedonale che collega i due tratti di via Malmusi. L’autista dall’autobus non ha potuto evitare l’impatto: il ciclista ha urtato l’autobus nella parte frontale, scivolando a terra e venendo trascinato per alcuni metri.


Sul posto è subito arrivata un’autoambulanza di Modena Soccorso, che ha provveduto a prestare i primi interventi sanitari al ciclista, per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all’ospedale Estense-Sant’Agostino di Baggiovara dove purtroppo ne è stato constatato il decesso; i rilievi di legge sono stati effettuati da una pattuglia della Polizia Municipale.
Gli accertamenti per determinare l’esatta dinamica del sinistro sono ancora in corso; al momento non risulta siano stati assunti provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria nei confronti dell’autista, né l’autobus è stato posto sotto sequestro.
“In attesa che venga chiarito pienamente lo svolgimento dei fatti” dichiara Pietro Odorici, presidente di ATCM “a nome dell’azienda intendo esprimere rincrescimento per l’accaduto e le più sincere condoglianze alla famiglia del ciclista deceduto. Esprimo altresì la più completa solidarietà al nostro dipendente, che era visibilmente scosso per l’accaduto e la cui condotta professionale non appare viziata da errori o inadempienze. Casi simili rappresentano tragiche fatalità che, purtroppo, sono ineluttabili per chi opera tutti i giorni nel traffico”.

In merito all’accaduto una dichiarazione del Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni, Capogruppo in Consiglio comunale a Modena:
“Dinamica e luogo del tragico incidente che ha registrato la morte di un uomo di 39 anni, travolto da un bus sulle strisce pedonali, conferma l’estrema pericolosità dell’asse viario Trento-Trieste Menotti oggetto delle contestate modifiche introdotte dal Comune. E pensare che solo due settimane fa l’Assessore Sitta, rispondendo ad una mia interrogazione sui disagi provocati dalle modiche, aveva dichiarato in Consiglio comunale che tra gli obiettivi prioritari delle modifiche introdotte, c’era la sicurezza. Il tragico evento di oggi conferma, purtroppo, che l’obiettivo è tutt’altro che raggiunto e che, anzi, il grado di pericolosità di quel tratto di strada è probabilmente aumentato dopo le modifiche introdotte. Di fronte ad una tragedia simile non ci sono scuse. Il Sindaco Pighi e il suo assessore la smettano di dire che va tutto bene, ammettano gli errori e mettano in campo azioni concrete e immediate per garantire una maggiore sicurezza a tutti i cittadini che transitano nella zona”.

Anche il Codacons interviene:
Un ciclista stamattina è morto per aver compiuto una manovra azzardata. Il codice della strada prescrive infatti che le strisce pedonali, come nel caso dell’attraversamento di via Trento Trieste angolo via Malmusi, si attraversino scendendo dalla bicicletta.
La morte del povero giovane apre però seri interrogativi sulle modalità con cui questa amministrazione comunale regolamenta alcuni incroci della nostra città.

Nella rotatoria di via Panni via Morane, per esempio, sono stati realizzati attraversamenti ciclabili posti di fianco alle strisce pedonali vere e proprie, marcate con il colore rosso, dove un cartello, addirittura, avverte gli automobilisti della precedenza da dare ai ciclisti. Questi ultimi finiscono per attraversare l’incrocio sopra le strisce pedonali, riservate ai pedoni, e non in quella strettissima canalina a loro destinata.
Anche in questo caso il Codice della Strada recita chiaro: «la distanza minima tra i bordi interni delle due strisce trasversali è di 1 metro per gli attraversamenti a senso unico e di 2 metri per gli attraversamenti a doppio senso».
Come è fin troppo evidente la “corsia di attraversamento” realizzata in quel tratto di strada, è inferiore a quanto previsto dal citato Codice della Strada, talmente inferiore da essere impraticabile. Il paradosso è che il Comune ha posto un segnale in bella evidenza che trae in inganno in quanto i ciclisti hanno la precedenza solo se sono all’interno della citata corsia ciclabile. Mentre se decidono di servirsi dell’attraversamento pedonale debbono scendere dalla bicicletta, così come impone l’art. 182 del Codice della Strada che indica di condurre a mano la bicicletta nell’attraversamento pedonale.
Di attraversamenti come quelli citati ce ne sono diversi in città e contribuiscono a creare confusione in quanto, chi li attraversa, poi è convinto di avere la precedenza su tutti gli altri attraversamenti.
A ciò si aggiunga che a Modena, è ricorrente vedere ciclisti attraversare pedalando le strisce pedonali, senza che nessuno dica niente.