“Anche con quest’opera, che non è direttamente connessa all’asse autostradale, stiamo dimostrando il nostro impegno”. Lo ha detto Gennarino Tozzi, direttore operativo sviluppo rete di Autostrade per l’Italia, nel corso della suggestiva cerimonia dell’abbattimento del diaframma nella galleria Frena alla presenza delle autorità locali e della popolazione.
Tozzi ha anche auspicato una maggiore disponibilità degli enti territoriali per fronteggiare iter autorizzativi comunque lunghi: “Perché poi, noi, siamo rapidi come si vede con quest’opera in cui anche le imprese hanno lavorato al meglio”. Tant’è che i lavori del lotto 4, del costo lordo di 12,19 milioni di euro, consegnati all’impresa appaltatrice Coestra spa di Firenze nell’aprile 2007 risultano in avanzato stato di esecuzione, con l’odierna ultimazione dello scavo della galleria, e con una previsione di fine lavori per la primavera del 2009.
In particolare il tracciato del lotto 4 con uno sviluppo totale di 1729.56 m si sviluppa dalla spalla sul Torrente Violla, realizzato da Cavet e
prosegue per 925 m in rilevato nell’area golenale del Torrente Santerno fino al Rio Frena. Scavalcato il torrente con un ponte a luce unica di 40 m,.la bretella supera con la galleria Frena di 384 m lo sperone roccioso aggettante sulla valle, e sbuca sulla parete molto acclive sulla valle del
Santerno che attraversa con un viadotto di m 80 a due campate e si collega infine alla esistente SS 610 Imolese.
L’intervento realizzato rientra nel più vasto progetto di collegamento dell’abitato di Firenzuola con l’autostrada, più precisamente la “Bretella
di Firenzuola” rappresenta il collegamento viario tra il nuovo svincolo autostradale di Poggiolino, ubicato in prossimità dell’imbocco Sud della
costruenda galleria di Base della Variante di Valico, e la S.S. 610 “Imolese” in corrispondenza del centro abitato di Firenzuola (Firenze).
Il raccordo di lunghezza complessiva di 13 km circa ed avente una piattaforma stradale pavimentata della larghezza di 9,00 m suddivisa in due corsie di 3,50 m e due banchine laterali di 1,00 m, è stato suddiviso in 4 lotti. I due lotti centrali sono stati realizzati dal Cavet mediante la
riqualifica di una preesistente pista di cantiere alla cui realizzazione ha contribuito anche Aspi. Il lotto 1, che costituisce il collegamento con la variante di valico è in fase di approvazione di Via regionale, mentre il lotto 4 che costituisce la circonvallazione dell’abitato di Firenzuola è in
fase di ultimazione.
In particolare l’individuazione del tracciato del lotto l ha richiesto un prolungato e complesso studio da un punto di vista geologico e idrogeologico, per dimostrare la compatibilità delle opere con la tutela degli acquiferi e, quindi, delle attività economiche della zona. È stata, inoltre, data grande attenzione agli aspetti di inserimento ambientale delle opere come, ad esempio, degli imbocchi delle gallerie.
Il forte sviluppo in sotterraneo del lotto 1 consente comunque di minimizzare l’impatto delle opere sul territorio. L’opera permette alla comunità di uscire dall’isolamento e di migliorare le condizioni di sviluppo del territorio.
“Sono oltre 15 anni di studi – ha concluso Tozzi – e almeno sei le ipotesi progettuali elaborate, prima di giungere a questo progetto definitivo, pur di soddisfare le esigenze delle popolazioni di questa terra. Le richieste erano certamente superiori, ma ogni altra soluzione – magari anche più suggestiva – sarebbe stata pericolosa per il delicato equilibrio ambientale e, in particolare, per le risorse idriche. Il progetto attuale è il miglior compromesso possibile e siamo soddisfatti del lavoro svolto”.