Le cooperative verso il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, Confcommercio no.
Dopo mesi di trattative e un contratto scaduto da 11 mesi, la buona notizia è che l’Associazione delle Cooperative di Consumo ha sottoscritto con i
Sindacati di categoria Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil un primo parziale accordo in merito al rinnovo del Contratto Nazionale dei
lavoratori del commercio.
E’ un accordo che contiene importanti dichiarazioni su diversi temi e prevede l’erogazione di una prima tranche di aumento salariale di 50 euro a partire dal primo gennaio prossimo, mese nel quale la trattativa
riprenderà.
Molto diversa è al contrario la situazione sul fronte del più importante contratto del settore, quello Confcommercio.
Nel mese di ottobre, con gesto inedito quanto arrogante, quell’Associazione si è resa responsabile di una rottura della trattativa, con l’incredibile motivazione della sottoscrizione da parte di Cgil, Cisl e Uil del Protocollo sul Welfare.
Ad oggi le trattative non sono ancora riprese, e ad una prima giornata di sciopero effettuata il 17 novembre, seguirà un’ulteriore iniziativa per
l’intera giornata del 22 dicembre (il 21 per chi opera su cinque giornate).
Le principali imprese coinvolte nel nostro territorio sono Leclerc, Panorama, Esselunga, Obi oltre che gran parte del piccolo commercio.
Il mese di dicembre porta forti guadagni per le piccole e grandi aziende del commercio. Ciò rende ancor più intollerabile il fatto che ormai da un anno le lavoratrici ed i lavoratori del settore sono in attesa di un contratto.
In occasione delle iniziative di lotta in programma Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil di Modena hanno tra l’altro previsto momenti di sensibilizzazione della cittadinanza, oltre che un presidio la mattina di venerdì 21 dicembre dalle ore 8.30 alle ore 10.30 davanti alla sede modenese di Confcommercio (via Begarelli 31).
(FILCAMS/CGIL, FISASCAT/CISL e UILTUCS/UIL Modena)