Compie 50 anni la scuola elementare Collodi di via Nonantolana, uno dei primi edifici scolastici costruiti a Modena nel dopoguerra su progetto dell’architetto Alberto Maria Pucci e per volontà del Comune e del sindaco Alfeo Corassori.
L’anniversario sarà celebrato con una serie di iniziative in programma dal 18 maggio al 6 giugno, realizzate dalla scuola in collaborazione con gli assessorati comunali all’Istruzione e all’Urbanistica e il contributo di Legacoop, Cir e New Holland.
Il primo appuntamento, in programma alla biblioteca comunale Crocetta di via Canaletto 88, è per venerdì 18 maggio alle 18 con l’inaugurazione della mostra “Piccoli urbanisti”, uno sguardo sul quartiere attraverso le ricerche e i progetti degli alunni.
Sempre il 18 maggio il giardino della scuola Collodi, in via Nonantolana 265, ospita alle 19 “Sapori del mondo”, una “cena etnica per conoscersi a tavola”. I circa 200 bimbi che frequentano la scuola sono, infatti, di 17 diverse nazionalità.
Martedì 29 maggio alle 21, al Teatro Comunale di Modena, va in scena lo spettacolo musicale “L’ombelico del mondo: perchè tutto è uno”, ideato e diretto da Laura Polato, che si è avvalsa della collaborazione delle insegnanti. Saliranno sul palcoscenico i bambini di 15 classi delle scuole Collodi, Gramsci e Bersani, assieme al Gruppo vocale genitori e alle maestre. Lo spettacolo si avvarrà della voce narrante di Marcela Barros e avrà come ospite d’onore Pippo Casarini, autore del celebre brano “44 gatti”. Non mancheranno la collaborazione di Labomusica (canto), Alice Angel (hip hop), Antonio Avvisato e D’Oro Papà Coro.
Mercoledì 6 giugno alle 18, al Museo della Figurina, in corso Canalgrande 103, saranno presentati l’alfabetiere “Le carte di Pinocchio”, realizzato con illustrazioni di Mirella Rotolo, e il volume “Grembiulini e macchie di inchiostro: la scuola Collodi alla Crocetta 1957-2007”, curato da Roberto Alessandrini e Donatella Valenti con testi di Stefano Bulgarelli, Marcello Capucci, Ermanno Detti, Arturo Ghinelli, Giuliano Muzzioli, Alessandro Neri, Olimpia Nuzzi e Adriana Querzè e immagini, spesso inedite, del Fotomuseo Panini e del Museo della figurina.