I dati ufficiali sulle presenze e assenze dal lavoro dei dipendenti dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia “sono ben diversi e i numeri notevolmente inferiori” rispetto a quelli pubblicati di recente da Il Sole 24 ore. Non solo: uniformando le modalità di conteggio delle assenze a quelle adottate dai vicini Comuni di Parma e Modena, il confronto con le altre città è a tutto vantaggio del Comune di Reggio.
Lo argomenta, documenti alla mano, l’assessore comunale al Personale, Valeria Miari, che è tornata sull’argomento con un articolo apparso sulla newsletter dedicata ai 1.500 dipendenti comunali.
“Secondo le rilevazioni ufficiali interne dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia – scrive l’assessore Miari – e uniformando le modalità di computo a quelle utilizzate dai Comuni di Parma e di Modena, il nostro Ente si colloca in posizioni ben diverse da quelle rilevate dal quotidiano economico: non già al terzo, bensì al 49° posto in Italia per numero di giornate medie di assenza e al 75°, invece che al 35°, per assenze dovute a malattia. Si badi bene che, nel conteggio, il Comune di Reggio Emilia ha considerato le domeniche e i festivi compresi nel periodo di assenza, segno di correttezza e serietà di valutazione”.
Quindi, ribadisce l’assessore Miari, “la nostra città vanta tanti primati, ma certo non quello dell’assenteismo dei dipendenti del Comune”.
Miari segnala inoltre che il numero degli incarichi esterni a Reggio è inferiore rispetto a quelli attribuiti a collaboratori esterni in Comuni assimilabili come caratteristiche al nostro, e comunque è in calo negli ultimi anni.
Il Comune di Reggio inoltre è ai primi posti in Italia, con una percentuale di oltre il 20% in più rispetto alla media nazionale, per occupazione femminile, per garanzie dei diritti delle dipendenti madri, di quelli portatori di handicap e di coloro che si occupano di familiari non autosufficienti.