Da alcuni giorni è iniziata la sperimentazione della postazione RITA di Via Farini con la presenza dei vigili urbani che deviano il traffico su Piazza Cavour. La situazione appare già estremamente critica con incolonnamenti nella stessa Piazza Cavour, in Via Farini, Via Garibaldi ed in Via Rubbiani dove si forma un vero e proprio collo di bottiglia data la limitata larghezza della strada. Il flusso di autoveicoli ed autobus è notevolmente rallentato e l’inquinamento raggiunge livelli inaccettabili.
Ascom Bologna – ha affermato il Vice Presidente, Marco Piana – ha più volte sottolineato che la preferenziale nel tratto di Via Farini da Piazza Cavour a Via d’Azeglio è assolutamente inutile perché costringe i mezzi autorizzati di residenti ed operatori economici ad un percorso di circa due chilometri in luogo di 150 metri. Erano dunque prevedibili gli effetti negativi sul traffico e sull’inquinamento che sono visibili in questi giorni.
Ci auguriamo – ha proseguito Marco Piana – che la sperimentazione di RITA non serva solo a testare la capacità della telecamera di fare multe, ma sia anche utile per capire che non sempre i divieti risolvono i problemi della mobilità, anzi li accentuano come in questo caso.
Il Centro storico – ha concluso il Vice Presidente di Ascom Bologna – vive un momento di grande difficoltà ed in tre anni i problemi di accessibilità dei cittadini e degli operatori economici non sono stati affrontati con la dovuta attenzione. Rimangono i divieti, quelli vecchi e quelli nuovi, mentre invece il cantiere del parcheggio della Manifattura è ancora fermo (oramai è passato un anno e mezzo), non si sa nulla dell’ampliamento del parcheggio Staveco ed il trasporto pubblico non è stato potenziato.