Sciopero nazionale di 8 ore venerdì 11 maggio e blocco degli straordinari dei lavoratori e lavoratrici artigiani del settore tessile-abbigliamento-calzaturiero-lavanderie, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Lo sciopero indetto dai Sindacati di categoria Femca/Cisl, Filtea/Cgil e Uilta/Uil contro lo stallo delle trattative e gli inaccettabili rinvii del
negoziato, interessa una platea di 150.000 lavoratori a livello nazionale e circa 8.000 sul territorio provinciale collocati principalmente nel
distretto carpigiano e nei comuni dell’Area Nord.
Previsti presidi e volantinaggi in occasione dello sciopero la mattina di venerdì 11 maggio, alle ore 9 davanti alla sede della Cna di Carpi (via
Peruzzi/angolo via Tre Febbraio) e alle ore 10.30 davanti alla sede di Confartigianato (via Zappiano-zona industriale).
Tra il 4 e l’8 maggio si svolgono assemblee interaziendali in preparazione dello sciopero in diversi comuni, tra cui Carpi, Novi, Mirandola, Concordia e Modena.
A fronte di un contratto scaduto nel dicembre 2000 e scoperto da aumenti salariali dalla fine del 2004, i Sindacati denunciano con forza l’inaccettabile e inaspettato passo indietro nelle trattative nell’ultimo
incontro con le Associazioni Artigiane il 12 aprile e il lungo rinvio del negoziato (i prossimi incontri sono previsti il 17 e 18 maggio).
Le richieste dei Sindacati sono: un aumento salariale del 9% adeguato a proteggere il potere d’acquisto delle lavoratrici del settore, tutela della
maternità con integrazione al 100% del trattamento economico, rafforzamento
degli Enti Bilaterali, nuova normativa condivisa del contratto d’apprendistato, orari di lavoro contrattati e non imposti unilateralmente
dalle aziende.